La viticoltura corre sul web: il Consiglio per la Ricerca e la sperimentazione in Agricoltura (Cra) ha messo on line il registro nazionale delle varietà di viti. Un passo significativo per rendere ancora più fruibile e facilmente accessibile uno strumento fondamentale per la difesa della qualità e dell’eccellenza della nostra viticoltura prima e dei nostri vini poi, in grado di assicurare la certezza dell’identità varietale. Il Registro è costituito dalle sezioni: vitigni ad uve da vino, vitigni ad uve da tavola, vitigni a destinazione particolare, vitigni per portinnesto, varietà destinate alla produzione di materiale di moltiplicazione, elenco Nuclei di premoltiplicazione viticola elenco proponenti l’omologazione dei cloni.
Il Registro viene aggiornato mediante decreti ministeriali e riporta anche i cloni che vengono via via selezionati. Attualmente al Registro sono iscritte: 469 varietà ad uve da vino con 1.140 cloni, 120 ad uve da tavola con 98 cloni, 2 a destinazione particolare, 39 per portinnesto con 162 cloni e 7 destinate alla produzione di materiale di moltiplicazione con 10 cloni. Il Registro on line, predisposto e aggiornato a cura del Servizio Nazionale Certificazione Vite (Sncv) del Cra-Vit, è ora accessibile sul sito web del Ministero (http://catalogoviti.politicheagricole.it/home.php) e riunisce in un unico luogo, riprese da una pluralità di fonti, sia le informazioni obbligatorie relative alle caratteristiche morfologiche e fisiologiche che consentono di distinguere fra di loro le varietà, sia quelle di carattere amministrativo.
In sintonia, con le caratteristiche delle nuove tecnologie, è stato dato grande rilievo alle immagini, dotando il registro on line di oltre 9.000 fotografie. Questo permette a chi lo utilizza di effettuare un confronto immediato, facilitando notevolmente il riconoscimento delle varietà. Vengono anche rese disponibili ulteriori informazioni sul settore vitivinicolo: dati relativi alla classificazione delle varietà di viti, loro utilizzo nelle Do e Ig, schede descrittive sintetiche dei cloni e dati statistici sulla produzione di barbatelle dal 1989 al 2012. Il sito, unico per concezione ed informazioni contenute, é costantemente aggiornato, é accessibile a tutti e si presenta di facile consultazione rispetto a siti analoghi.
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