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LA VITICOLTURA STRUMENTO E ESEMPIO DI CIVILTA’: ENOTECA ITALIANA, NELLA FESTA DELLA REPUBBLICA, HA OFFERTO VINI “LAVORO E NON SOLO” … RITA BORSELLINO PRESENTA LA PRIMA VENDEMMIA DEL VINO DELLA LEGALITA’ E LANCIA “ADOTTA UN VIGNETO” CONTRO LA MAFIA

Italia
Adotta il vigneto ... contro la mafia

La società civile e le istituzioni si sono incontrate, per la Festa della Repubblica, il 2 Giugno, a Siena, per degustare il frutto degli sforzi della lotta alla mafia ed all’illegalità: l’Enoteca Italiana ha offerto nel banchetto organizzato in Provincia i vini bianchi “Placido” Igt Sicilia da uve Catarratto e lo Chardonnay Igt Sicilia 2007 della cooperativa sociale siciliana “Lavoro e non solo”.
Questi vini provengono dai terreni liberati dalla mafia e che in etichetta riportano il marchio “Terre liberate”. Il progetto di recupero e riutilizzo dei beni confiscati alla mafia è un valore che è stato evidenziato anche da Fabio Carlesi, direttore di Enoteca Italiana.
La cooperativa sociale “Lavoro e non solo” di Palermo che ha prodotto questi vini ha avuto in affidamento dal “Consorzio Sviluppo e Legalità” (costituito dai Comuni di Altofonte, Camporeale, Corleone, Monreale, Piana degli Albanesi, Roccamena, San Cipirrello e San Giuseppe Jato) 100 ettari di terreno da coltivare a regime biologico confiscati alle famiglie mafiose del territorio; dal 2004 si è vista inoltre affidati altri 19 ettari di terreno nel Comune di Canicattì (Agrigento).
Questi vini sono nati anche grazie all’iniziativa “Adotta un albero di vite”, messa in campo dalla Cooperativa palermitana: “questa iniziativa - si legge in una nota stampa - permette, a chi ne fosse intenzionato, di adottare una barbatella impiantata su terreni confiscati alla mafia e di venire costantemente aggiornati circa il suo sviluppo fino alla raccolta delle uve ed alla vinificazione dopo i primi tre anni di crescita. Chi adotta una barbatella al prezzo unitario di 100 euro si vedrà inoltre recapitati gratuitamente a casa una planimetria con l’ubicazione precisa della pianta adottata ed una cassa del vino ottenuto da quel vigneto.

L’iniziativa - Lotta alla mafia: Rita Borsellino presenta la prima vendemmia del “vino della legalità”
La prima annata del vino, ribattezzato “della legalita”, prodotto da un vigneto una volta di proprietà di un clan di Cosa Nostra dell’Agrigentino è stata presentata all’Ipercoop di Livorno, nella “Giornata della legalità”, con Rita Borsellino, sorella del giudice Paolo ucciso dalla mafia nel 1992.
Il vino è prodotto dalla cooperativa sociale “Lavoro e non solo” di Corleone. Il vitigno, poi confiscato, era di proprietà del clan dei Guarnieri di Canicattì (Agrigento). “Per coltivarlo e renderlo produttivo - spiega Calogero Parisi, presidente della cooperativa - abbiamo lanciato la campagna “Adotta un vigneto”, che ha raccolto 500 sottoscrizioni da tutta Italia. Per la prima annata, siamo riusciti a produrre 5.000 bottiglie”. La giornata della legalità all’Ipercoop di Livorno è promossa da Unicoop Tirreno, Centro commerciale Fonti del Corallo, Comune di Livorno, Arci e Cgil.
Nell’ipermercato Coop è stata allestita anche una mostra fotografica, che racconta la vita e l’impegno delle cooperative siciliane che gestiscono terreni e strutture confiscate ai boss e che, in estate, ospitano i ragazzi toscani che tramite Arci e Cgil partecipano ai campi di lavoro.

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