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LAFITE ROTHSCHILD PROTAGONISTA A ROMA DA WINE AUCTION GELARDINI & ROMANI: 6.900 EURO PER UN’IMPERIALE 2003. IN ASTA 380 LOTTI PER 90.000 EURO. L’ANTEPRIMA ORNELLAIA 2005 BRILLA: 3.600 PER UN’IMPERIALE ESCLUSIVA. 3.300 EURO PER UN ROMANEE CONTI 2004

E’ un Chateau Lafite Rothschild il re delle quotazioni dell’asta di Wine Action di Gelardini & Romani (www.grwineauction.com): 6.900 euro per un un’imperiale del 2003 (100 punti da parte del guru dell’enologia mondiale, Robert Parker per un’annata a 5 stelle). Non è da meno anche il Romanèe Conti: 3.300 euro per una bottiglia del 2004. E gli italiani? Brilla l’Ornellaia (oggi di proprietà di Frescobaldi) con l’anteprima 2005: 3.600 euro per un’imperiale esclusiva (la n. 2 di 80 esemplari prodotti, di cui 20 per il mercato italiano). Un blend importante che segna i 20 anni della maison di Bolgheri, creata da Lodovico Antinori; un compleanno che viene celebrato con tutti gli onori con la creazione di un logo esclusivo che veste solo i grandi e rari formati del millesimo 2005. Basta ricordare che l’unico esemplare dello speciale formato salmanazar (9 litri) è stato battuto all’asta di Christie’s a New York per un valore di 28.000 dollari (devoluti in beneficenza per il restauro delle statue in bronzo di Francesco Rustici poste sulla porta Nord del Battistero di Firenze).
Tra i 380 lotti dell’asta, che ha sfiorato i 90.000 euro, un posto d’onore merita anche il Sassicaia degli Incisa della Rocchetta: 2.400 euro per 12 bottiglie del ’97 (un’annata da incorniciare), 1.300 euro per 12 bottiglie del ’98, 1.200 euro per 12 bottiglie del ’95, 1.000 euro per 12 bottiglie del ’96. E tra le annate meno recenti: 480 euro per 3 bottiglie del ’76, 170 euro per una bottiglia dell’88, 800 euro per 12 bottiglie del ’93.
Ma i tra i supertuscan non si possono non menzionare il Masseto della Tenuta dell’Ornellaia (1.500 euro per una doppia magnum del 1999, 1.300 euro per 6 bottiglie del 1995, così come per 3 bottiglie del 2001, sesto nella Top 100 di Wine Spectator del 2004), il Tignanello Antinori (550 euro per 6 bottiglie della prima annata prodotta il 1971 e 380 euro per una doppia magnum del 1997), il Solaia Antinori (180 euro per una bottiglia del 1997, primo nella Top 100 di Wine Spectator del 2000, 500 euro per 3 bottiglie del 1997, così come per 6 bottiglie del 1994) e il Redigaffi Tua Rita (520 euro per 3 bottiglie di una verticale 1999, 2000, 2001 e 1.500 euro per 6 bottiglie del 2000, 100 punti Parker).
Restando in Toscana non poteva mancare all’appello il re dei vini e cioè il Brunello di Montalcino con la Riserva di Biondi Santi protagonista: 900 euro per 1 bottiglia del 1955 (una delle 15 bottiglie del secolo per “Wine Spectator”) così come 3 bottiglie sempre del 1955 e 600 euro per 3 bottiglie del 1961. Sempre in tema di Brunello da segnalare: 300 euro per 6 bottiglie di Vigna di Pianrosso, Ciacci Piccolomini del 1990, 250 euro per 3 bottiglie Cerretalto, Casanova di Neri del 1990, 240 euro per una magnum di Case Basse di Soldera 1986, 200 euro per 6 bottiglie Castelgiocondo Frescobaldi 1997, 150 euro per una doppia magnum di Vigna degli Angeli La Gerla 1997 e, ancora, 180 euro per 3 bottiglie Biondi Santi 1964.
Passando in Piemonte, invece, quotazioni interessanti per il Barolo: 600 euro per tre magnum di una verticale (1999, 2000, 2001) Mascarello, 680 euro per una doppia magnum riserva Le Rocche del Falletto, Bruno Giocosa 2000, e 520 euro per una magnum riserva Monfortino di Conterno del 2000. E per il Barbaresco? Gaja su tutti: 150 euro per una bottiglia del 1958, 130 euro per un Costa Russi del 1986 e 180 euro per 3 bottiglie del 1993. Sempre in Italia da segnalare anche i 270 euro di 3 bottiglie Montepulciano Valentini del 1997, 240 euro per una doppia magnum di Amarone Tommasi del 1990, 140 euro di una verticale (1997,1998, 1999) di Montevetrano, 160 euro per un Turrita Argiolas del 1997 e 120 euro per il Granato Foradori del 2000.
E per chi, invece, ha voluto brindare con lo champagne ricca è la scelta: battute 520 euro per una bottiglia di Cristal, Roederer del 1964, 330 euro per 3 bottiglie Perrier Jouet, Blason de France del 1966, 440 euro per 3 bottiglie di Dom Perignon, Moet Chandon del 1996 e 200 euro per un Krug 1990. Restando in Francia brilla la Borgogna con l’Echezeaux di Romanèe Conti: battute 850 euro per una magnum del 1994 e 480 euro per una bottiglia di Grand Echezeaux del 2004. Sempre d’Oltralpe quotazioni di tutto rispetto per Petrus (850 euro per una bottiglia del 1999 e 350 euro per una bottiglia del 1974) Chateau d’Yquem (500 euro per una magnum del 1998), Chateauneuf-du-Pape Clos des Papes (230 euro per una magnum Tradition del 2004, 1/o nella Top100 di Wine Spectator del 2005 e 11/o nella Top 100 di Wine Spectator del 2006), Guigal (300 euro per una bottiglia di La Landonne del 1998 - 100 punti Parker - e 360 euro per una bottiglia La Turque del 1998), Chateau Latour (550 euro per una bottiglia del 2000, 100 punti Wine Spectator) e Chateau Cheval Blanc (220 euro per una bottiglia del 1983 e 170 euro per una bottiglia del 1988).
Alfredo Franz

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