Da “Summa”, tra i più importanti eventi italiani dedicato all’eccellenza vitivinicola biologico-dinamica di tutto il mondo nel “salotto” della Tenuta Alois Lageder, a “ViniVeri. Vini secondo natura” a Cerea, tra le prime rassegne italiane di vini e prodotti alimentari ottenuti da processi naturali con i vignaioli del Consorzio ViniVeri, da “Natural Born Wines - Salone dei vignaioli naturali” a Isola della Scala, promosso dal Salone emiliano del vino naturale Sorgentedelvino, all’arrivo, per la prima volta, anche di “Van Italy - Fiera dei Vignaioli Artigiani Naturali” con l’Associazione dei Vignaioli Artigiani Naturali a San Bonifacio, da “VinNatur Tasting 2022”, la grande degustazione dei vini naturali dell’Associazione VinNatur, tra le più importanti d’Italia a Gambellara, a “Italian Taste Summit”, appuntamento b2b internazionale dedicato alle migliori strategie di comunicazione e promozione del vino tra le cantine Masi Tenuta Canova e le Possessioni Serego Alighieri in Valpolicella. Il ritorno alla normalità di “Vinitaly n. 54”, a Veronafiere, evento di riferimento del vino italiano, segna anche quello de “L’Altro Vinitaly”, per riassumere il calendario di incontri nazionali dedicati alla viticoltura sostenibile dei “piccoli grandi” vignaioli naturali, spesso poco conosciuti, custodi dell’ambiente e della biodiversità, fortemente legati al territorio e alle origini contadine, ed ai loro vini che, anche per la rarità e le piccolissime produzioni artigianali, sono profondamente identitari e l’espressione della ricchezza dei terroir del Belpaese, a partire da quelli meno noti.
Al gran completo e con un ampio respiro internazionale, mentre “Vinitaly 2022” si prepara a riaccendere i riflettori sul mondo del vino italiano nella sua più importante vetrina mondiale in presenza a Verona nell’edizione n. 54 “della ripartenza” (Veronafiere, 10-13 aprile), torna anche “Summa” nella suggestiva location storica di Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang alla Tenuta Alois Lageder (Magrè sulla Strada del Vino, 9-10 aprile), all’edizione n. 23 con la speciale selezione di 99 cantine italiane ed estere (da Francia, Austria, Germania, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Ungheria e Portogallo) pronte a svelare le nuove annate dei loro vini sostenibili prodotti in sintonia con la natura, riaccogliendo dopo due anni gli appassionati, con degustazioni guidate e verticali esclusive, seminari e visite ai vigneti e alla cantina, accanto ad una rassegna gastronomica di pregio. E, con parte del ricavato, che sarà devoluto dall’associazione umanitaria Casa della Solidarietà (CdS), che, da molti anni, aiuta persone in difficoltà. Le cantine? Da quelle dei vip, come John Malkovich (Quielles), Riccardo Scamarcio (Rivale) e Brad Pitt (Châteaux Miraval), alla Tenuta di Biserno, da Guado al Tasso (Marchesi Antinori) a Costanti, da Cos a Foradori, da Nino Franco a Maso Martis, da Montervetine a Petrolo, da Luciano Sandrone a Sansonina (Zenato), da Toscani alla Tenuta di Valgiano, per citarne solo alcune.
Intanto, nella campagna veronese, va in scena anche l’edizione n. 17 di “ViniVeri. Vini secondo natura 2022” a Cerea (Area Expo, 8-10 aprile) con la regia del Consorzio ViniVeri, per farli conoscere, per ascoltare le storie di oltre 100 produttori da tutta Italia, Austria, Francia, Grecia, Portogallo, Slovenia, Spagna e, per la prima volta, Cile (in uno spazio, infatti, più ampio per garantire maggiore sicurezza), ed assaggiare etichette frutto del lavoro rispettoso dei cicli naturali. “E per continuare a portare avanti il nostro concetto di sostenibilità ambientale, economica ed etica, sia in vigna che in cantina, che ci lega da quasi vent’anni e ora più attuale che mai - spiega il presidente del Consorzio Paolo Vodopivec - un’esigenza che è divenuta prioritaria da parte di consumatori e winelovers, una strada adottata e percorsa da un numero crescente di aziende produttrici”. Un tema al quale il 9 aprile sarà dedicata la degustazione-presentazione del Manifesto “La forma e la sostanza, le luci e le ombre”, condotta da Sandro Sangiorgi insieme ai vignaioli del Consorzio, per centrare il discorso sulla qualità dei vini, dove naturale significa anche corretto, piacevole e buono. Ma ci saranno anche le cene firmate da due giovani chef che vantano in comune prestigiose esperienze internazionali e un ritorno al territorio d’origine: Andrea Irsara del ristorante Stüa Dla Lâ dell’Hotel Gran Ander a Badia (Bolzano) e il cuoco umbro Giulio Gigli del Ristorante Une di Capodacqua (Foligno), già chef de cuisine e responsabile creatività del Disfrutar a Barcellona. All’Enoteca ViniVeri, la vetrina-bottega, sarà possibile acquistare molte delle rare selezionate etichette dei vignaioli a prezzo di cantina, maggiorato di 1 euro per ogni bottiglia acquistata, che il Consorzio devolverà a favore di un’associazione di assistenza di bambini in difficoltà (il Manifesto ufficiale di “ViniVeri 2022” è firmato dall’artista e grafico Maurizio Armellin).
E tra i “fuori salone” dei vignaioli naturali, torna anche “Natural Born Wines - Salone dei vignaioli naturali”, promosso dal salone emiliano del vino naturale Sorgentedelvino, a Isola della Scala (Villa Boschi, 9-11 aprile). Nei calici, vini che sono l’espressione di straordinari terroir, spesso poco conosciuti, e prodotti in piccole o piccolissime quantità dalle sapienti mani di artigiani che fanno il vino rispettando le caratteristiche del luogo, l’ambiente e le tradizioni. La “carta dei principi” che i vignaioli di “Natural Born Wines” condividono racconta con semplicità cosa rende davvero speciali questi vini: le uve sono coltivate con metodi biologici o biodinamici, le fermentazioni avvengono solo con lieviti indigeni, in cantina l’uva si trasforma in vino senza additivi e coadiuvanti, e si utilizzano solfiti solo quando è necessario e in piccole quantità. “In questi giorni Verona diventa il centro del mondo del vino, volevamo portare lì anche i piccoli vignaioli naturali che ci piacciono”, dicono gli organizzatori. Insieme ai quali, i visitatori troveranno anche una piccola e molto curata selezione di prodotti tipici proposti da artigiani del cibo che condividono gli stessi principi.
Ma, in contemporanea, e, per la prima volta, c’è anche “Van Italy-Fiera dei Vignaioli Artigiani Naturali” a San Bonifacio (Villa Bongiovanni, 11 aprile), edizione n. 1 dell’evento promosso dall’Associazione dei Vignaioli Artigiani Naturali, la cui mission è quella di diffondere la conoscenza dei vini naturali e di illustrare la diversità e la personalità di ognuno di loro, in una panoramica dei vitigni autoctoni e internazionali, con vini di tutta Italia che sono come le perle rare, difficili da trovare. Ogni vino porta con sé la storia di un territorio, una filosofia produttiva, etica e soprattutto la storia di vita delle persone che hanno scelto di fare questo nobile mestiere, seguendo ogni fase produttiva con cura dalla vigna alla commercializzazione, in aziende medio piccole, generalmente a conduzione familiare, dove nascono etichette prodotte con lavorazioni artigianali, ottenute da uve raccolte manualmente, da agricoltura biologica o biodinamica, con fermentazioni spontanee, senza aggiunte di alcun additivo o coadiuvante enologico di vinificazione, con i contenuti di solforosa totale all’imbottigliamento che non superano 40 mg/l, indipendentemente dal tenore di zuccheri residui, e dove la cura meticolosa sia in vigna che in cantina è una scelta etica che viene ripagata con un vino sincero e senza compromessi.
E, ancora, come da tradizione, dopo lo stop dovuto alla pandemia tornerà anche “VinNatur Tasting 2022”, all’edizione n. 17 a Gambellara (Area Margraf, 9-11 aprile), con i vini naturali di 180 vignaioli che aderiscono al disciplinare dell’Associazione VinNatur guidata da Angiolino Maule, tra produttori italiani e cantine di Francia, Spagna, Grecia, Slovenia, Slovacchia, Austria e Germania. Un viaggio attraverso tutte le regioni vinicole italiane e una selezione di altri Paesi europei, per chi inizia a conoscere i vini naturali e per i professionisti del settore che vogliono ampliare le proprie conoscenze incontrando viticoltori che hanno il comune obiettivo di condividere le tecniche e le esperienze messe in campo per produrre vino in maniera naturale, sia in vigna che in cantina, e di divulgare la cultura del “terroir”.
“Italian Taste Summit”, infine, è l’appuntamento nato da un’idea di Joanna Miro per valorizzare e aumentare la percezione del brand di cantine d’eccellenza, diverse per provenienza geografica e dimensioni ma accomunate dal profondo legame con il proprio terroir e le sue tradizioni, e vedrà seminari e degustazioni con oltre 50 aziende ed altrettanti buyers, che si incontreranno a pochi km da Verona tra due cantine storiche del Garda e della Valpolicella come Masi Tenuta Canova e le Possessioni Serego Alighieri (13-14 aprile). Il summit “Enologia e Neuroselling: dalla scienza moderna le nuove vie per la qualità della tipicità territoriale e della sua promo in Export” svelerà i componenti del terroir che generano l’identità di un vino e le tecniche di vendita e comunicazione basate sulle ultime ricerche in campo neuroscientifico, con Maurizio Ugliano, docente di Tecnologie e processi enologici e Wine Identity and Typicality all’Università degli Studi di Verona, e Vincenzo Russo, docente di Neuromarketing all’Università Iulm di Milano, tra i maggiori esperti di enologia, neuromarketing e neuroselling.
Del resto, in un’Italia in cui 9 consumatori su 10 bevono vino, con i giovani in crescita, secondo i dati di Nomisma Wine Monitor per Veronafiere, è in costante aumento il numero di persone che scelgono di portare in tavola vini naturali, non solo per motivi etici, ma soprattutto per l’intensità che questi vini hanno nel bicchiere. Ed oltre.
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