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CANNAVACCIUOLO TRA LE NOVITÀ

Le migliori wine list by Wine Spectator: l’Italia si conferma nel gotha dei “Grand Award”

Confermano il premio più ambito Pinchiorri, La Pergola del Rome Cavalieri, Cracco, Ciau del Tornavento, Bottega del Vino e Poeta Contadino
ANTICA BOTTEGA DEL VINO, ANTONINO CANNAVACCIUOLO, CIAU DEL TORNAVENTO, CRACCO, IL POETA CONTADINO, LA PERGOLA DEL ROME CAVALIERI, PINCHIORRI, Italia
Le carte dei vini sono un fiore all’occhiello dei grandi ristoranti

Non esiste ristorazione di qualità senza una carta dei vini di primo livello e viceversa. Un aspetto ben noto all’Italia con la cucina tricolore (che aspetta il riconoscimento Unesco) ed il vino italiano che, negli anni, hanno conquistato i palati del mondo, tanto che si può dire che non esista Paese dove i nostri prodotti non siano amati. Ma, ovviamente, c’è chi riesce a mettersi in mostra più di altri, grazie al talento ed alla competenza nella valorizzazione del vino, tutto questo è merito di “wine list” ricercate che soddisfano requisiti di valore, profondità e varietà. Lo si può vedere, anche quest’anno, nell’edizione 2024 dei “Restaurant Award” by “Wine Spectator”, l’iconica rivista Usa che, dal 1981, premia le migliori wine list della ristorazione mondiale.
Sono oltre 3.700 i ristoranti che hanno ottenuto i “Restaurant Awards” da Wine Spectator nel 2024. I ristoranti vincitori provengono da oltre 75 Paesi e territori, tre le categorie premiate: “Award of Excellence”, “Best of Award of Excellence” e “Grand Award”. Quest’ultima è quella più ambita con 96 locali che “offrono il più alto livello di servizio del vino” e che presenta quattro new entry, Grasing’s a Carmel-by-the-Sea, California (Usa); Lazy Bear a San Francisco (Usa); Le Bistro de L’Hôtel a Beaune (Francia); The Yeatman a Porto (Portogallo).
Ma, nella lista, c’è la conferma dei 6 ristoranti del Belpaese già presenti nelle ultime edizioni
e, quindi, l’infinita e dettagliata cantina della tristellata Enoteca Pinchiorri di Firenze (premiata da “Wine Spectator”, con il massimo riconoscimento dal 1984), capolavoro di investimenti e passione di Giorgio Pinchiorri, con la collaborazione di Alessandro Tomberli, e quella del tristellato (e appena rinnovato) La Pergola del Rome Cavalieri di Heinz Beck, dove la cantina, così come la sala, è curata dallo chef sommelier Marco Reitano. E poi brillano le wine list dello stellato Ristorante Cracco di Milano, nella Galleria Vittorio Emanuele, la cui selezione di vini è curata dal sommelier Gianluca Sanso, ma anche la stella de La Ciau del Tornavento di Treiso (nella lista di “Wine Spectator” dal 2013), dello chef Maurilio Garola, e che conta più di 65.000 bottiglie di 450 produttori per un totale di circa 5.400 etichette da tutto il mondo. Segnano presenze altri due “riferimenti” del vino italiano storicamente premiati da “Wine Spectator”, ovvero l’Antica Bottega del Vino di Verona, tappa fissa per gli eno-appassionati, grazie alla sua straordinaria selezione, per profondità di annate e varietà di etichette, e da anni di proprietà delle Famiglie Storiche, guidata “dall’oste” Luca Nicolis (e premiata dal 2004), ed Il Poeta Contadino di Alberobello di Leonardo Marco, 25.000 bottiglie per 3.300 etichette, dove non mancano le icone più importanti del vino italiano ed i grandi nomi di Bordeaux (viene premiata dal 1997).
Da segnalare anche due novità italiane per il “Best of Award of Excellence”, con l’inserimento del ristorante “Cannavacciuolo Le Cattedrali”, all’interno de Le Cattedrali Relais (5 stelle lusso) ad Asti dello chef Antonino Cannavacciuolo, con oltre 2.000 etichette dall’Italia e dal mondo, e dell’Osteria del Viandante, a Rubiera (sommelier Mauro Rizzi), che vanta una selezione di oltre 7.000 bottiglie e di 2.000 etichette diverse, dall’Emilia Romagna al resto del mondo.

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