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LE PERFORMANCE AMBIENTALI DEL VINO RACCONTATE IN ETICHETTA? ORA SI PUÒ CON LA DAP (DICHIARAZIONE AMBIENTALE DI PRODOTTO), LA CARTA DI IDENTITÀ AMBIENTALE BY UNIONCAMERE, CHE ENTRA NEL MONDO DI BACCO E SI PRESENTA A VINITALY (VERONA, 7/10 APRILE)

Una carta d’identità ambientale che, riportata in etichetta, dà informazioni tecniche relative al profilo ambientale del prodotto, consentendo anche un confronto tra i prodotti equivalenti. È la Dap (Dichiarazione Ambientale di Prodotto) nota anche come Epd (Environmental Product Declaration), il progetto che racconta le performance ambientali del vino in etichetta, promosso da Unioncamere con il supporto tecnico di Dintec scrl-Consorzio per l’Innovazione Tecnologica e presentato oggi a Vinitaly (Verona, 7/10 aprile).

Una carta d’identità, dunque, che si basa sull’Lca (Life Cycle Assessment) una metodologia che consente di misurare l’impatto ambientale dell’intero ciclo di vita di un prodotto e che prevede una verifica e una convalida da parte di organismi terzi accreditati. Nel caso specifico del vino, questo sistema permetterà di valutarne il percorso dalla coltivazione allo smaltimento, passando per la vinificazione, l’imbottigliamento e la distribuzione. E di stabilirne l’impatto ambientale sulla base di indici come il consumo dell’acqua, le emissioni di anidride carbonica, il consumo delle risorse energetiche e i rifiuti prodotti.

Si tratta di un approccio innovativo che per la prima volta viene applicato al settore vitivinicolo e che certamente rappresenta uno step fondamentale sia per il consumatore che per le aziende. Ed è certamente da sottolineare, secondo Unioncamere, in senso positivo che le prime due aziende coinvolte nella sperimentazione provengano dalla Campania, regione che ultimamente sta mostrando una particolare sensibilità nei confronti della tutela dell’ambiente. A questa importante iniziativa hanno, infatti, aderito con entusiasmo Feudi di San Gregorio e l’Azienda Agricola Fontanavecchia che con le rispettive Camere di Commercio di riferimento, quella di Avellino e quella di Benevento, hanno dato vita a questa innovativa operazione.

A presentare il progetto sono stati Ferruccio Dardanello (presidente Unioncamere), Costantino Capone (presidente della Camera di Commercio di Avellino), Gennarino Masiello (presidente della Camera di Commercio di Benevento) e i rappresentanti dei Feudi di San Gregorio e dell’Azienda Agricola Fontanavecchia che hanno riportato importanti testimonianze sulla sperimentazione condotta.

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