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“LE RAGIONI DEL VINO, LE REGIONI DEL VINO” … COSI’ IL “SALONE DEL VINO” - L’ORGANIZZAZIONE E’ DELLA PROMOTOR INTERNATIONAL - RILANCIA TORINO (26 AL 29 OTTOBRE). IL DIRETTORE GENERALE UMBERTO BENEZZOLI SPIEGA A WINENEWS LE NOVITA’

Il “Salone del Vino” (a Torino, dal 26 al 29 ottobre; info: Promotor International, telefono 011-6644330 www.salonedelvino.it) si mette il cappello da chef e interpreta l’ultima tendenza dell’enogastronomia, l’incontro della grande cucina di tradizione con le migliori bottiglie italiane: questa la novità assoluta di uno dei più classici appuntamenti del mondo del vino d’Italia.
I migliori produttori e i maggiori territori del vino “made in Italy” incontreranno a Torino il mercato globale con il workshop internazionale, che consente a tutte le aziende pari opportunità di stringere rapporti commerciali con i più qualificati buyers internazionali, sia dei mercati consolidati sia di quelli emergenti.
Denso il calendario degli eventi, degli appuntamenti culturali e delle degustazioni, ma una particolare attenzione sarà dedicata ai vini biologici e biodinamici che sono diventati la nuova frontiera dell’enologia di qualità. E ancora una volta per rilanciare la sfida sul mercato mondiale il Forum dei vitigni e dei vini autoctoni affermerà al specificità e la qualità della produzione originale italiana. Ma quest’anno il “Salone del Vino” si è dato anche un tema di particolare attualità: affermare la centralità del rapporto tra territori e produzioni di qualità.
“Abbiamo scelto - spiega Umberto Benezzoli, direttore generale di Promotor International - il tema “le regioni del vino, le ragioni del vino” perché vogliamo condensare in quattro giorni tutti i punti di forza del sistema vino italiano. Ci sarà dunque spazio per illustrare i territori, per esaltarne le peculiarità anche attraverso il congresso di cucina tradizionale, e ci sarà modo di rappresentare tutte le prospettive economiche, scientifiche e culturali della produzione del vino di qualità.
Il Salone del Vino torna in veste biennale e quest’anno si presenta ancora più ricco di contenuti: “senza rinunciare - spiega ancora Benezzoli - alla natura esclusivamente professionale, abbiamo confermato, con l’apertura al pubblico del Salone nel weekend, le “giornate dell’enoappassionato” per consentire ai produttori di entrare in rapporto diretto con quello che giustamente è stato definito il terzo canale distributivo, i cultori del grande vino. Ma ci siamo anche orientati a ridare valore e centralità al consumo del vino consapevole e in rapporto sia con il cibo sia con l’evoluzione dei sistemi colturali. Da questo nasce lo spazio ampio che dedichiamo ai vini bio e biodinamici e agli autoctoni”. “Siamo consapevoli - commenta Benezzoli - che una grande fiera deve essere anche un evento mediatico: così ci saranno degustazioni di altissimo livello, la presentazione delle più autorevoli guide enologiche, i seminari di approfondimento su tutti i temi che vano dalla produzione al marketing alla distribuzione. E’ un Salone rivolto alle cantine, ma anche alla “governance dei territori del vino”, per gli operatori e buyers ma anche per i cultori del grande vino, che dà protagonismo al rapporto cibo-vino in una esaltazione dei valori dei territori. Ecco cosa sono le regioni del vino e le ragioni del vino”.

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