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LE REAZIONI ALL’INTERVISTA DI WINENEWS - IL MONDO DEL VINO ITALIANO RISPONDE AL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE GALAN: PARLANO I PRESIDENTI DI UNIONE ITALIANA VINI (MASTROBERARDINO), FEDERVINI (GANCIA) E FEDERDOC (RICCI CURBASTRO)

Dopo la recente intervista di WineNews al Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan, secondo il quale le cose non vanno poi così male, ecco le reazioni dal mondo del vino italiano, ecco le reazioni dal mondo del vino italiano, nelle parole del presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv) Lucio Mastroberardino, del presidente di Federvini Lamberto Vallarono Gancia e del presidente di Federdoc Riccardo Ricci Curbastro.

“Voglio prendere le recenti dichiarazioni del Ministro delle Politiche Agricole Galan, come uno sprone al nostro settore a guardare le cose buone fatte in questi anni - afferma il presidente dell’Unione Italiana Vini (Uiv), Lucio Mastroberardino - e sono d’accordo anch’io sul fatto che lamentarsi per lamentarsi è un gioco al quale gli imprenditori seri non dovrebbero mai abbandonarsi. Tuttavia, i problemi esistono e non vanno sottovalutati, e sono sicuro che di fronte a proposte concrete per risolverli il ministro sarà il primo ad ascoltarle. E’ urgente, invece, stilare un’agenda di azioni concrete e condivise dall’intera filiera, che devono avere come obiettivo principale quello di fare pulizia sul mercato delle produzioni obsolete, dei produttori improvvisati e non attrezzati a stare sul mercato, incentivandoli con ogni misura disponibile a uscire. E’ il momento di confrontarsi, anche duramente, e di approdare nel più breve tempo possibile a scelte concrete, e sono sicuro che il ministro Galan sarà il primo a sedersi al tavolo quando le organizzazioni imprenditoriali e agricole gli avranno sottoposto le loro proposte. L’Unione Italiana Vini - conclude Mastroberardino - è pronta a confrontare le proprie con tutti i soggetti che hanno a cuore il futuro del vino italiano”.

Dello stesso tenore, la dichiarazione del presidente di Federvini, Lamberto Vallarino Gancia, che spiega: “siamo un’associazione abituata a dialogare con il Ministro. Da una parte ha ragione Galan, ma ci sono produttori in sofferenza, e stiamo attraversando una congiuntura estremamente difficile che, necessariamente, richiede delle risposte immediate a determinati problemi. Crisi del mercato, nuova Ocm vino sono arrivati uno dopo l’altra nel breve spazio di un paio d’anni e la nostra associazione aveva proposto la creazione di una cabina di regia per affrontare problemi e prospettive. In parte - prosegue Gancia - qualcosa è successo, ma c’è da fare ancora molto. E’ una questione di “timing”, la nuova vendemmia acuirà i problemi ancora irrisolti. Però, rispetto ad un anno fa, i mercati mostrano una generale ripresa - conclude il Presidente di Federvini - il che ci fa ben sperare. Possiamo avere lo spazio per cercare un punto di equilibrio e impegnarci di più a lavorare tutti insieme”.

Un po’ più diretto Riccardo Ricci Curbastro, presidente di Federdoc che afferma: “le difficoltà ci sono, crisi, sovrapproduzione. Esistono dei problemi che devono essere affrontati. L’abbandono della viticoltura in alcune zone d’Italia, per esempio, è una prospettiva tragica, ma, purtroppo, anche reale. E’ un problema di portata sociale perché vuol dire che non ci sarà una riconversione e che quindi bisognerà farsi carico di interi territori. Il Governo ha lavorato bene sulla nuova Ocm ma non ha ancora preso posizione sul problema dei diritti di reimpianto, non ha ben vigilato sulla suddivisione delle risorse dell’Unione Europea, che non sempre sono state spese bene. Occorre una discussione che provochi una maggiore attenzione da parte del Governo sulle questioni che sono in gioco”.

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