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LE STORIE D’AMERICA E D'EUROPA S’INTRECCIANO ALL’INSEGNA DELL’INDIPENDENZA, FRATELLANZA E DEL VINO: CON IL PREMIO “FILIPPO MAZZEI-THE BRIDGE”, THE AMERICAN UNIVERSITY OF ROME CELEBRA IL PIANO MARSHALL E I LEGAMI FRA LA STORICO PERSONAGGIO E GLI USA

Italia
Ecco il francobollo Usa su Filippo Mazzei

In ricordo e in ringraziamento da parte dei Piccoli Comuni agli Stati Uniti d’America per il contributo economico profuso alla ricostruzione dell’Italia e dell’Europa dopo il secondo conflitto mondiale, con il Premio “Filippo Mazzei-The Bridge”, il riconoscimento attribuito agli italoamericani, americani ed italiani che hanno contribuito, con il proprio operato, allo sviluppo economico, politico e culturale sia degli Stati Uniti che dell’Italia, di scena il 26 settembre al Radici Resort di Mastroberardino a Mirabella Eclano (Avellino), le storie dei due continenti s’intrecciano all’insegna dell’indipendenza, della fratellanza e ... del vino.

Con l’edizione n. 3, The American University of Rome celebra il Piano Marshall e gli stretti legami fra l’italoamericano, illustre esponente della storica famiglia di viticoltori toscani, figura chiave dell’arrivo della viticoltura Oltreoceano, e la storia americana. Il Premio sarà anche un omaggio a Landon Thorne Jr., padre dell’attuale ambasciatore Usa in Italia, David Thorne, che fu designato dal presidente Eisenhower come amministratore dell’indimenticabile Piano Marshall in Italia (info: www.premiofilippomazzei.com).

Scorrendo fra gli annali della famiglia Mazzei, ci si imbatte in una figura storica importante, in quell’italoamericano toscano, viaggiatore e intellettuale, che lottò per l’indipendenza Statunitense ed ispirò Benjamin Franklin, George Washington, John Adams, James Madison, James Monroe e Thomas Jefferson, soprattutto quest’ultimo, alla stesura della Dichiarazione d’Indipendenza Americana, e dal quale fu chiamato per sperimentare la viticoltura in Virginia: è Filippo Mazzei (1730-1816), antenato della storica famiglia di viticoltori toscani, simbolo del vino italiano fin dal 1400.

L’edizione n. 3 del prestigioso riconoscimento di scena in Irpinia, nella Valle del Calore, densa di significato storico e teatro delle sanguinose battaglie sannitiche, quando gli irpini, in confederazione sannitica, lottavano con Annibale contro Roma per la propria indipendenza. Un’analogia storica forte si ritrova in questo piccolo centro irpino per evidenziare le ragioni che accomunano gli uomini liberi che, nel simbolo del “The Bridge” - quel patrimonio archeologico “Ponte Appiano”, l’antico ponte romano che univa un tempo l’Oriente all’Occidente - rievocano e celebrano il comune significato storico di unione tra popoli.

Non poteva essere che un luogo di grande suggestione, come la Valle del Calore, lo scenario per ringraziare quell’America che offrì a De Gasperi, primo presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, all’epoca del Piano Marshall, l’irrinunciabile sostegno per garantire all’Italia un futuro di pace, benessere e democrazia.

Il Premio “Filippo Mazzei-The Bridge”, sarà l’occasione per un grande abbraccio da parte dei Piccoli Comuni italiani al popolo americano, che, proprio ai suoi rappresentanti, consegneranno un premio speciale in ricordo di Landon Thorne.

“Il Mezzogiorno d’Italia, quello di qualità - sottolinea il portavoce del Coordinamento Nazionale Piccoli Comuni Italiani, Virgilio Caivano - lancia un “ponte” Oltreoceano, per dimostrare che è possibile fare. Proveremo a ricordare la straordinaria iniziativa di De Gasperi ed il suo sogno globale. Il nostro rapporto di collaborazione con le associazioni italoamericane è stupendo ed il nostro sostegno all’Amministrazione Obama leale e di grande affetto. La qualità, l’innovazione, la ricerca, il merito ed il talento, le strade da seguire per offrire ai giovani una straordinaria opportunità e noi vogliamo percorrerle fino in fondo. I mutamenti climatici sono la grande preoccupazione di questo tempo - conclude Caivano - e noi proveremo a lanciare da Mirabella Eclano un messaggio di forte solidarietà al presidente Obama, di chiaro sostegno alle sue riforme ed un vibrato appello al Senato americano nella sua interezza, richiamandolo ad un doveroso senso della responsabilità verso il futuro delle nuove generazioni”.

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