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LE TAVOLE DELLE FESTE RILANCIANO IL VINO “MADE IN ITALY”. NELLE FESTIVITA’ SI STAPPERANNO 85 MILIONI DI BOTTIGLIE E OLTRE IL 95% SONO DI PRODUZIONE NAZIONALE. BENE LE DENOMINAZIONI D’ORIGINE, CON I ROSSI PROTAGONISTI. LO SOTTOLINEA LA CIA

Le tavole delle feste rilanciano il vino “made in Italy”. Durante i pranzi e le cene delle festività si stapperanno, infatti, più di 85 milioni di bottiglie, oltre il 95% di produzione nazionale. Le festività porteranno quindi una salutare “boccata d’ossigeno” per un settore condizionato ancora da molti problemi, con una flessione dei consumi domestici, sia in volume sia in valore, che ha caratterizzato l’andamento di quest’anno. Si annuncia quindi un periodo di ripresa. Bene le denominazioni d’origine, con i rossi protagonisti. E’ quanto afferma la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori per la quale dal 24 dicembre al 6 gennaio si dovrebbe registrare un incremento delle vendite di circa il 2% rispetto all’analogo periodo del 2009.

“A vincere - sottolinea la Cia - sarà ancora una volta la qualità. Le denominazioni di origine dovrebbero crescere, in quantità, del 2,5%, mentre risulteranno in flessione (meno 0,5%) i vini sfusi, che proseguono nel loro trend di discesa che continua ormai da alcuni anni. I vini rossi ancora una volta - rileva la Cia - saranno preferiti ai bianchi, con un rapporto di 4 su 5. Una tendenza, questa, che si consolida proprio nel periodo invernale e che durante le feste natalizie aggiunge il suo apice. Sulle tavole di Natale, quindi, non mancherà un buon bicchiere di vino”. La scelta degli italiani, continua la Cia, sarà rivolta soprattutto alle produzioni etichettate, i cui prezzi si sono mantenuti, tranne qualche eccezione, pressoché stabili rispetto alle feste dell’anno passato. Dunque, spazio sulle tavole degli italiani ai vini Doc, Docg e Igt, che rappresentano più del 65% della produzione nazionale.

“Negli ultimi anni anche gli acquisti di vino da parte dei nostri connazionali - rimarca la Cia - si sono fatti molto più attenti e l’interesse è rivolto in particolare alla qualità. Non si compra più vino tanto per bere. Si acquistano, invece, bottiglie con l’etichetta che racchiudono particolari caratteristiche e hanno un forte legame con il territorio. Non solo. Anche tra i regali natalizi il vino - conclude la Cia - è uno dei più gettonati. Nell’85 % dei “pacchi-dono” c’è, infatti, una o più bottiglia di vino a denominazione d’origine”.

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