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LEGGE FINANZIARIA - LE STRADE DEL VINO A RISCHIO CHIUSURA. IL PAESE NON INVESTE SULL’ENOTURISMO. ALLARME DELLE CITTÀ DEL VINO

La Legge Finanziaria non prevede misure di sostegno per l’enoturismo e le Strade del Vino. Anzi, con il divieto per i Comuni, a partire dal 2008, di sottoscrivere contratti a progetto per consulenze e lavori a termine nei campi della cultura, del turismo e dei servizi in genere, gli sforzi che le amministrazioni hanno fatto in questi anni per far crescere la qualità dell’offerta ricettiva, della comunicazione e degli eventi rischiano ora di essere vanificati.
Potranno i piccoli Comuni italiani, a corto di risorse, assumere nuovo personale a tempo indeterminato per organizzare una biennale d’arte, un banco d’assaggio, una manifestazione estiva? Per giunta con il mancato rifinanziamento della legge nazionale sulle Strade del Vino (Legge 268/99) l’Italia dei territori minori e dei piccoli Comuni rischia di perdere capacità organizzativa anche nel campo del turismo del vino e naturalmente migliaia di turisti che magari saranno sollecitati verso altre rotte e destinazioni.
“Chiediamo - spiega a WineNews, Valentino Valentini, presidente di Città del Vino - al Governo di non dimenticare l’enoturismo e le difficoltà organizzative ed economiche del piccoli Comuni; organizzare attività culturali, qualificare l’offerta ricettiva, gestire al meglio flussi enoturistici non sono una spesa, ma un investimento sulla qualità dell’ambiente, dell’occupazione e dei nostri prodotti tipici”.

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