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POLITICA

L’Europa dice sì all’aceto: nasce la prima definizione ufficiale. Una svolta per il made in Italy

Federvini: “finora solo l’aceto di vino era regolamentato, lasciando tutto il resto del comparto senza una cornice giuridica precisa”
ACETO, FEDERVINI, MADE IN ITALY, UE, Non Solo Vino
Nasce la prima definizione ufficiale di aceto (ph: Freepik/valeria_aksakova)

Dopo anni di attese e richieste da parte del settore, l’Unione Europea compie finalmente il primo passo verso una definizione chiara e condivisa di aceto, approvando in Commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale (Comagri) del Parlamento Europeo gli emendamenti che colmano un vuoto normativo durato decenni. Finora, infatti, solo l’aceto di vino era regolamentato, lasciando tutto il resto del comparto senza una cornice giuridica precisa. Il voto, arrivato nei giorni scorsi, è stato accolto con entusiasmo da Federvini, la federazione che rappresenta i produttori italiani di vini, liquori, aceti e affini, che lo definisce un “momento storico” per un settore strategico, capace di generare in Italia oltre un miliardo di euro di fatturato, con il 92% dei volumi destinati all’export. La nuova definizione europea punta a valorizzare le materie prime agricole, evitando l’uso di acido acetico sintetico, e a garantire maggiore trasparenza sulle denominazioni di vendita, afferma Federvini.
Un aspetto importante per un comparto in salute, quello degli aceti made in Italy: nel primo trimestre 2025 ha registrato una crescita del +1,8% a valore, con l’aceto di mele in forte ascesa (+6,4%) e l’aceto di vino in crescita stabile (+1,5%), mentre l’Aceto Balsamico di Modena Igp, pur con una lieve flessione del -0,7%, mantiene una quota importante nella grande distribuzione, pari al 32%.
“L’esito positivo del voto di ieri rappresenta un passo storico per il futuro del settore degli aceti, che finalmente potrà vedere riconosciuto il valore di una definizione armonizzata a livello europeo per un settore che vale, solo in Italia, oltre un miliardo di fatturato al consumo, di cui il 92% realizzato in volume sui mercati internazionali. Si va in questo modo nella direzione di colmare un lungo vuoto legislativo che caratterizzava il mondo dell’aceto nella disciplina europea, consentendo di raggiungere l’obiettivo di una definizione chiara di aceto, accompagnata da regole sulle denominazioni di vendita volte a preservarne l’origine agricola e a garantire una corretta informazione al consumatore - dichiara Sabrina Federzoni, presidente Gruppo Aceti Federvini - ringraziamo tutti i sostenitori per essersi fatti promotori di questa iniziativa e i coordinatori politici che hanno dimostrato sensibilità e attenzione verso una filiera che esprime un forte impatto economico, culturale e occupazionale. Federvini continuerà a seguire con la massima attenzione le prossime fasi del percorso legislativo, a partire dal trilogo con Commissione Europea e Consiglio, affinché questa definizione venga definitivamente recepita nei regolamenti Ue”, conclude Federzoni.
Il risultato è frutto di un lavoro corale, sostenuto da più forze politiche europee, e rappresenta il primo tassello di un percorso legislativo che proseguirà con il trilogo tra Parlamento, Commissione e Consiglio, conclude Federvini.

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