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LO DICONO ANCHE LE MISS ITALIA … “IL BERE CONSAPEVOLE PER EVITARE INUTILI ECCESSI”. LE MISS: “LA LEZIONE PIÙ IMPORTANTE … E’ QUELLA SU COME LO SI CONSUMA: CON INTELLIGENZA, GUSTANDOLO COME SI GUSTEREBBE UN BUON LIBRO”

Italia
Fausto Borella con le Miss Italia

“Se conosci il vino impari a berlo ed a rispettarlo, evitando inutili eccessi”: è un messaggio semplice quello che arriva dalla Cantina di Miss Italia di Salsomaggiore, lo spazio dedicato al buon vino italiano voluto da Patrizia Mirigliani e curato da Fausto Borella, presidente di Maestrodivino. E a lanciarlo non è qualche saggio e anziano esperto del nettare di bacco, ma le belle e giovani Miss, che proprio in questa nuovo spazio (e forma) di comunicazione, la Cantina di Miss Italia, hanno imparato con entusiasmo il corretto approccio al vino: “qualcosa fa riflettere - ha detto Fausto Borella, che ha avuto questa idea - su quanto sarebbe semplice educare le nuove generazioni ad un consumo moderato e intelligente”.
Le “reginette della bellezza italica” hanno mostrato un interesse particolare non tanto al vino in sé, quanto alla cultura che sottende a questo particolare prodotto della nostra terra. Così Marianna Di Martino, Miss Sasch: “per molti dei miei coetanei bere significa stordirsi. Credo che il loro atteggiamento nei confronti del vino cambierebbe radicalmente se dello stesso avessero una conoscenza più approfondita”. “Pensate che bello - aggiungono Giulia Capocchi, Miss Rocchetta, e Rebecca Cristina, Miss Wella - se, invece di fare a gara a chi beve di più, la competizione fosse centrata su chi scopre più sentori e sapori in un calice. Si berrebbe molto meno e molto meglio, con più gusto e consapevolezza”. Si spinge addirittura più in là Margherita Diffido, Miss Sorriso Lei Card: “credo che il vino dovrebbe essere spiegato e raccontato già sui banchi di scuola. Così noi giovani smetteremmo di vederlo come un oggetto misterioso e in qualche modo peccaminoso e impareremmo ad amarlo e rispettarlo”.

Aspetto considerato da Borella, che del capire il vino ha fatto un punto cardine della Cantina di Miss Italia: “abbiamo cercato di evitare tutti quegli orpelli che talvolta rendono il mondo del vino poco comprensibile ai giovani. Ma al tempo stesso ci siamo impegnati a spiegare loro tutto quello che si cela dietro un calice e, soprattutto, cosa significa bere in modo moderato e intelligente. E devo dire che i risultati ci hanno sorpreso, già a partire dall’entusiasmo che hanno mostrato le nostre miss”.

Una bella conferma del lavoro della Cantina delle Miss Italia arriva dalla parole di Barbara Fumagalli, Miss Deborah: “sono assolutamente d’accordo: in questi giorni nella Cantina di Miss Italia ho imparato molte cose; da come si osserva il colore di un vino a come lo si annusa, da come si tiene il calice a come si degusta. Ma la lezione più importante è stata proprio quella su come lo si consuma: con intelligenza, gustandolo come si gusterebbe un buon libro”.

È esattamente questo il centro della questione. Se per “gustare” un libro dobbiamo avere la padronanza degli strumenti adatti, dalla capacità di leggere alla capacità di analizzare ed interpretare, lo stesso vale per il vino. La Cantina di Miss Italia si è posta l’obiettivo di diffondere quest’idea, e la cosa ci piace.

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