Autorevole conferma dal mondo della psichiatria alla formula “vino rosso per l’amor coniugale; champagne per gli incontri di passione”. Con un “sì, a tutto a tondo” la strategia di seduzione viene supportata dal parere dello specialista in psichiatria Alessandro Meluzzi che, in Piemonte, è anche produttore di Freisa nella Comunità di assistenza a ragazzi disabili, Agape.
“Il rosso è il vino della stabilitas - osserva lo specialista - oltre che un forte simbolo del radicamento della terra. Il Sangiovese, il sangue di Giove, è un vino associato alla fertilità delle donne e quindi ben si addice ai rapporti coniugali e di lunga prospettiva. Il vitigno, inoltre, ha espressioni sia popolari, di atmosfera casalinga, in Emilia Romagna, sia picchi sublimi, ad esempio nel Brunello di Montalcino, che possono celebrare la “donna della vita”.
Sulla scelta del calice rosso, Alessandro Meluzzi non ha dubbi “per l'idea di carnalità e sanguineità che evoca. Il vino di forza per eccellenza, del resto, è stato scelto anche dal Signore come idea di forte condivisione, assoluta compenetrazione nell'umanità”.
Lo champagne, come tutte le bollicine nazionali prodotte con metodo champenois, è, secondo Meluzzi, un “grande compagno di avventura”. Anche dal punto di vista fisiologico, ricorda il medico, un fine perlage produce anidride carbonica che contribuisce ad un semi-scollamento della mucosa gastrica. “Dallo champagne - sostiene Meluzzi - si ha il giusto picco alcolico per un incontro clandestino. Le bollicine danno la temporanea disinibizione per abbattere un tabù. Con tempi giusti di recupero delle facoltà - assicura lo specialista - per soddisfare l’incontro amoroso”.
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