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L’EVENTO

“Matter of Taste”, i “top wine” del mondo a Zurigo, con The Wine Advocate (e WineNews a raccontarlo)

L’11 e 12 marzo gli appassionati incontrano la rivista enoica n. 1 al mondo. Tanta Italia nel calice, tra tasting e masterclass (come quella su Gaja)

Da Masciarelli a Feudi di San Gregorio, da Famiglia Cotarella a Umani Ronchi, da Ceretto a Comm. G.B. Burlotto, da Elvio Cogno ad Enrico Serafino, da Pio Cesare a Vietti, da Giodo ed Alberelli di Giodo a Donnafugata, da Planeta a Tasca d’Almerita, da Graci a Passopisciaro, da Terlano a Tramin, da San Michele Appiano ad Argiano, da Barone Ricasoli a Bibi Graetz, da Castello del Terriccio a Dievole, da Duemani a Fanti, da Fontodi a Frescobaldi, da Grattamacco a Il Marroneto, da Le Macchiole a Mazzei, da Podere Forte a Podere Le Ripi (anche con Mastrojanni), da Allegrini (anche con San Polo e Poggio al Tesoro) a Tenuta Argentiera, da Tenuta di Trinoro a Tua Rita, da Marchesi Antinori a Ciacci Piccolomini d’Aragona, da Petrolo a Caprai, da Tedeschi a Tenuta Sant’Antonio, da Tenuta di Biserno a Canalicchio di Sopra, da Tenuta Luce ad Uccelliera, da Brigaldara a Domenico Clerico, da Azelia a Il Borro (Ferragamo), da Poggio di Sotto a Brancaia: sono solo alcune delle tante griffe del vino italiano protagoniste a “Matter of Taste Zurigo”, edizione n. 5 uno degli eventi più esclusivi del vino firmato dalla prestigiosa rivista “The Wine Advocate”, fondata da Robert Parker - che ha cambiato, con il suo “100 point system”, il mondo della critica enologica - ed ora di proprietà del gruppo Michelin, di scena l’11 e 12 marzo, nella cittadina svizzera, con sede principale il maestoso The Dolder Grand Zürich. Con WineNews che, rispondendo presente all’invito, graditissimo, di “The Wine Advocate”, sarà presente per raccontarlo ai suoi lettori, come sempre, day by day, con interviste, articoli e video con protagonisti i grandi vini, e le firme più autorevoli della critica internazionale, come Joe Czerwinski, caporedattore di “The Wine Advocate”, e firma delle degustazioni da Napa Valley, in Usa, e Valle del Rodano, in Francia, Monica Larner, italian editor della rivista, e ancora, William Kelley, che segue la Francia, ma non solo, con focus su Bordeaux, Borgogna e Champagne, Erin Brooks, che firma le recensioni sui vini Usa, con focus su Oregon, Sonoma County e California Central Coast, Erin Larkin, che segue Australia e Nuova Zelanda, ma non solo.
Un evento che radunerà operatori e appassionati “big spender” dal mercato svizzero e da tutti quelli del centro Europa, tra “walk around tasting” di grande livello, dove oltre ai vini italiani ci saranno le grandi etichette da 15 Paesi del mondo (come Achaval Ferrer, Catena Zapata e Zuccardi dall’Argentina, Errazuriz e Clos Apalta dal Cile, Famille Perrin, Chateau Giscours, Chateau Phélan Segur, Chateau Léoville Las Cases, Gerard Bertrand, M. Chapoutier, e le maison di Champagne Philipponnat e Lanson, dalla Francia, Herdade do Rocim, Ramos Pinto e Quinta do Crasto, dal Portogallo, Emilio Moro, Torres e Cune dalla Spagna e Stag’s Leap Wine Cellar ed Inglenook dagli Usa, solo per nominare alcune tra le tante possibili, senza dimenticare i produttori di Svizzera, Germania, Austria, Slovenia, Sudafrica, Australia, Grecia e Nuova Zelanda), e masterclass, come quella, di scena sabato 11 marzo (ore 11:30) dedicata ai “Top-Rated Wines of 2022”, 10 vini di tutto il mondo, di cui ben 7 con il punteggio perfetto di 100/100 (come il Brunello di Montalcino Riserva 2016 di Poggio di Sotto, oltre a l’Ermitage l’Ermite Blanc 2019 di M. Chapoutier 2019, il Comtesse de Lalande 2016 di Pichon Longueville, il Le Désir 2019 di Vérité, il Pie Franco 2020 di Casa Castillo, il Finca Piedra Infinita Supercal 2019 di Zuccardi ed il Cabernet Sauvignon True Vineyard 2019 di Outpost, oltre al Riesling Wehlener Sonnenuhr Auslese 2015 di Weingut Markus Molitor, al Columella 2020 di Sadie Family e allo Chardonnay 2018 di Giaconda). O, ancora, domenica 12 marzo, quella dedicata ai “Great Pinot Noirs of the World”, che vede tra i protagonisti l’Alto Adige Blauburgunder Pinot Nero Sanct Valentin Late Release 2010 di San Michele Appiano, e quella dedicata ai “The Green Emblem Showcase: Great, Sustainable Wines”, con focus sui vini premiati con il riconoscimento che sottolinea il tema della sostenibilità assegnato da “The Wine Advocate”, con l’Italia rappresentata dal Barolo Cannubi 2016 di Pira & Figli - Chiara Boschis, e ancora la grande degustazione dedicata ad uno dei brand italiani più celebri d’Italia e delle Langhe, ovvero “A Gaja Retrospective with Gaia Gaja”, con la produttrice e figlia di Angelo Gaja, e Monica Larner, con una “line up” di assoluto prestigio che va dal Barbaresco 2020 al Barbaresco Sorì Tildin 2016, dal Barbaresco Sorì San Lorenzo 2016 al Barbaresco Sorì Tildin 1990, dal Barbaresco Sorì San Lorenzo 1990 al Barolo Sperss 1993, dal Langhe Gaia & Rey 2002 al Langhe Alteni di Brassica 1992. Ma tra le grandi masterclass in calendario, spiccano anche quella di sabato 11 marzo dedicata ad uno dei mostri sacri di Bordeaux, “A Century of Château Haut-Brion”, con 8 annate che spaziano dalla 1918 alla 2018, quella su “Champagne: Past, Present & Future”, ancora sabato 11 marzo, con le bollicine di griffe come Louis Roederer, Bollinger, La Rogerie, Champagne Dhondt-Grellet, Ulysse Collin ed Egly-Ouriet, entrambe condotte da William Kelley,e ancora il focus sui vini della Napa Valley, guidata da Joe Czerwinski, con le declinazioni di Cabernet Sauvignon 2018 e 2019 di cantine come Philip Togni, Stalworth, Brand Winery e To Kalon Vineyard Company, e ancora, il tasting dedicato ad una delle cantine più rappresentative della viticoltura svizzera, ovvero “World Class White from Swiss Rhône: Marie-Thérèse Chappaz Grain Ermitage - Grain d’Or Tasting”, con Stephan Reinhardt e la produttrice Marie-Thèrèse Chappaz. Tra le altre masterclass di domenica 12 marzo, invece, spiccano quella dedicata “Château Leoville-Las Cases & Friends”, e la chiusura con uno dei nomi più ammirati di Champagne, ovvero “Dom Pérignon - A Legend Through Decades”, con le annate 1959, 1926, 1976, 1980, 1990, 2003 e 2012 di Dom Pérignon, oltre alla 2002 Plénitude 2 della celeberrima Maison.
“Per noi è un evento importante, perchè è importante poterci incontrare con i nostri lettori - spiega, a WineNews, Monica Larner - abbiamo modo di conoscerci a vicenda e di offrire loro un’esperienza diversa del nostro punto di vista, con masterclass e tasting. È per questo che è presente tutto il il team di degustazione, per incontrare più appassionati possibile, e far conoscere loro il mondo di “The Wine Advocate”, anche in momenti conviviali come la “Grand Bring Your Own Bottle Dinner” (sabato 11 marzo), dove ognuno porta una bottiglia da condividere con gli altri”. Impossibile non notare che la presenza italiana è quella più grande in assoluto: “in effetti è sempre stato così, anche se quest’anno c’è una presenza ancora più forte. Per l’Italia la Svizzera è un mercato importante - spiega ancora Monica Larner - ed è forte non solo la presenza, ma l’entusiasmo che c’è verso questo evento. Abbiamo una lunga lista di attesa di produttori italiani che voglio partecipare. Io, ovviamente, sono molto contenta di questo perchè rappresento l’Italia, ma c’è sempre stato questo grande entusiasmo per l’appuntamento di Zurigo, che è all’edizione n. 5”. Che è anche un momento importante per i produttori, per confrontarsi con un parterre di altissima qualità, visto che sono presenti oltre 200 cantine con più di 800 etichette, tutte valutate almeno 90 punti su 100 dai critici di “The Wine Advocate”. “Il momento in cui i produttori vanno ad assaggiare i vini dei loro colleghi è uno dei più movimentati, ci sono vini da tutto il mondo, ed è anche un momento di scambio e di scoperta. Ma il messaggio più importante che diamo è quello di aprire le nostre porte ai nostri lettori, a chi fa parte del nostro mondo, e Zurigo è un punto di incontro incredibile, dove vengono lettori ed appassionati da tutta Europa, dai Paesi Bassi, dal Belgio e così via, non solo dagli svizzeri. Ed è una presenza molto importante, fatta non solo da “big spender”, ma da persone che arrivano molto preparate ed informate sul vino, vogliose di saperne ancora di più”. E WineNews ci sarà per raccontarvela.

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