02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

MENO USA, PIU’ PAESI DELL’EST: LA CORSA VERSO ORIENTE DELL’EXPORT DI CHAMPAGNE. L’ITALIA (+11%) SCALA LA CLASSIFICA E SUPERA, PER LA PRIMA VOLTA, I 10 MILIONI DI BOTTIGLIE

Italia
Immagini di Champagne!

La domanda mondiale di Champagne è cresciuta senza sosta nel 2007: con 150,9 milioni di bottiglie, spedite in oltre 190 paesi, le esportazioni, che rappresentavano all’inizio degli anni ‘80 un terzo delle spedizioni totali, raggiungono oggi il 45%, con una triplicazione dei volumi. L’Italia - stando ai dati del Comité Inerprofessionnel du Vin de Champagne, la cui mission è quella di protegere e promuovere la denominazione Champagne sul mercato italiano) scala la classifica dei maggiori Paesi all’export di una posizione, collocandosi al quarto posto, dopo Regno Unito, Stati Uniti e Germania.
L’Italia, con 10.338.199 bottiglie importate, fa segnare una crescita a due cifre con un +10,9% sul 2006, record assoluto di sempre.
Se gli inglesi sono più che mai i migliori clienti, si posizionano tra i primi dieci mercati gli Stati Uniti, la Germania e gli altri Paesi dell’Europa Occidentale (Italia, Belgio, Svizzera, Spagna e Paesi Bassi) oltre a Giappone e Australia. L’Unione Europea (esclusa la Francia) assorbe da sola il 61% delle esportazioni con 91,4 milioni di bottiglie, con un aumento del 9% sul 2006.
Nel 2007, anche se i volumi restano estremamente bassi, bisogna notare che gli aumenti più importanti riguardano i paesi entrati di recente nell’Unione Europea come la Romania (+129%). Dopo la loro integrazione, Cipro, la Polonia e la Bulgaria hanno raddoppiato il loro consumo, mentre sono triplicati quelli di Estonia, Ungheria, Lettonia, Repubblica Ceca e Slovenia. La Lituania è cresciuta di sette volte e la Slovacchia di undici. La Russia continua la sua volata, con un +41%. La penetrazione cresce verso Oriente: il continente asiatico, 2% delle esportazioni 30 anni fa, pesa oggi per il 9%; il Giappone è ovviamente il fiore all’occhiello dell’Asia anche se il mercato è relativamente giovane rispetto a Singapore (1.127.499 bottiglie) e Hong Kong (910.928 bottiglie) che sono da tempo tra i primi venti paesi che amano lo Champagne.
Il mercato cinese, ancora modesto con 656.208 bottiglie, batte tutti i record di crescita e si è moltiplicato per nove in cinque anni. Più o meno allo stesso livello di consumo (200/300.000 bottiglie), l’India, la Thailandia, la Corea del Sud e Taiwan continuano il loro sviluppo anche se meno rapidamente rispetto agli anni precedenti.
Da segnalare, infine, il dato sorprendente degli Emirati Arabi Uniti, uno stato tradizionalmente non consumatore di alcool ma con un forte sviluppo della hôtellerie di lusso, cresciuto del 18% con 983.690 bottiglie.

Le cifre 1 - Nel 2007spedizioni di champagne
(numero bottiglie spedite/variazione%)
Francia, 187.785.100, +3,67%
Export, 150.922.092, +7,30%
Totale, 338.707.192, +5,26%
Fonte: Centro Informazioni Champagne

Le cifre 2 - I primi dieci mercati al mondo
(posizione, Paese, numero bottiglie spedite, variazione%)
1 - Regno Unito, 38.957.205, 5,86%
2 - Stati Uniti, 21.722.220, -6,21%
3 - Germania, 12.914.406, 5,11%
4 - Italia, 10.338.199, 10,94%
5 - Belgio, 9.948.088, 6,93%
6 - Giappone, 9.170.371, 14,43%
7 - Svizzera, 6.067.859, 11,44%
8 - Spagna, 4.571.123, 27,53%
9 - Paesi Bassi, 4.072.215, 10,54%
10 - Australia, 3.308.978, 12,22%
Fonte: Centro Informazioni Champagne

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli