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MENTRE CORRE L’EXPORT ITALIANO, ARRIVA “VINITALY WORLD TOUR”: VERONAFIERE, IN GRANDE STILE, PORTA IL MEGLIO DELL’ENOLOGIA ITALIANA NEL MONDO. LE TAPPE? NEL 2007, CHICAGO, SAN FRANCISCO E LOS ANGELES. QUINDI, GIAPPONE E CINA. A GENNAIO 2008, IN INDIA

Italia
Il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani

Nei primi quattro mesi 2007, +15,5% in valore e +20,5% in quantità: con questi importanti incrementi prosegue il trend positivo dell’export vitivinicolo italiano nel mondo. Nel dettaglio, i dati Istat, evidenziano un valore dei vini esportati superiore al miliardo di euro, per un totale di 5,94 milioni di ettolitri. E tra i principali clienti ci sono gli Stati Uniti, che tra gennaio e aprile hanno importato quasi 780 mila hl (+16,5%), per un esborso di oltre 260 milioni di euro (+8,5%); quest’ultimo valore li consolida al primo posto tra i Paesi nostri acquirenti. Questi risultati sono stati raggiunti puntando su qualità e promozione, ed è proprio dagli Stati Uniti, il Paese che più sta dando soddisfazioni ai produttori nazionali, che ripartirà a ottobre, in grande stile, grazie al “Vinitaly World Tour” (www.vinitaly.com), realizzato da VeronaFiere, la più importante organizzazione fieristica italiana nel “wine & food”.

Le tappe americane saranno il 22 ottobre a Chicago, il 24 ottobre a San Francisco e il 25 ottobre a Los Angeles, nel “Salone di vini, olio di oliva e prodotti tipici italiani”.

“Gli Stati Uniti - sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - sono un mercato in parte maturo, ma in parte inesplorato. Ci sono milioni di persone che non conoscono il vino, mentre chi già lo apprezza è in grado di capire le peculiarità e la grande varietà dei vini italiani e delle nostre piccole aziende. Anche se l’Italia ha conquistato la leadership la promozione deve essere continua e organizzata e noi, grazie al nostro sistema integrato e collaudato da anni di iniziative all’estero, siamo in grado di offrire, attraverso Vinitaly un costo/contatto contenuto e alla portata delle piccole imprese vitivinicole che vogliono misurarsi con i mercati internazionali”.

Dopo gli Stati Uniti, sarà la volta di “Vinitaly Japan” a Tokyo il 27 novembre, per il “Salone dei migliori vini italiani”, mentre dal 29 novembre all’1 dicembre si svolgerà “Vinitaly Cibus China” a Shanghai, sempre nel “Salone di vini, olio di oliva e prodotti tipici”. In particolare, a Shangai, l’organizzazione dell’evento, diventato ormai il più importante del settore nel continente asiatico, si avvale anche del nuovo ufficio di rappresentanza di Veronafiere, inaugurato nel maggio 2007, che lavorando sul posto può meglio sviluppare rapporti commerciali con le imprese cinesi, e della partnership con Fiere Parma.

“La capacità di catalizzare le risorse organizzative e finanziarie, grazie anche al coinvolgimento di Ice, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e Buonitalia - spiega Mantovani - è uno dei punti di forza di Veronafiere. E ciò è tanto più importante quando si deve fare promozione, ma anche cultura eno-gastronomica nei Paesi che si stanno aprendo al consumo dei nostri prodotti, come nel caso dei Paesi asiatici”.

“La collaborazione di Fiere di Parma e di Cibus con VeronaFiere e Vinitaly - evidenzia Ugo Calzoni, amministratore delegato di Fiere di Parma - continuerà con la presenza a Shanghai nel novembre 2007 e con Mosca e San Pietroburgo programmate per il 2008. Il progetto potrà svilupparsi anche in India e in Giappone. Ma l’interesse di Fiere di Parma e di Cibus va nel senso di un ulteriore confine nella collaborazione con Verona: Kiev e la grande provincia americana”.

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