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PRODUZIONE E MERCATO

Mentre l’Italia del vino guarda alla prossima vendemmia, ne ha ancora una in cantina

43,5 milioni gli ettolitri in giacenza al 30 giugno 2024 (-12,2% sul 2023), secondo l’ultimo aggiornamento di “Cantina Italia” dell’Icqrf
CANTINA ITALIA, GIACENZE, ICQRF, MINISTERO DELL'AGRICOLTURA, VENDEMMIA, Italia
Mentre l’Italia del vino guarda alla prossima vendemmia, ne ha ancora una in cantina

Mentre tra i filari l’uva compie il suo percorso verso la vendemmia che pian piano si avvicina e in cantina si inizia ad organizzare il lavoro per uno dei momenti più importanti e delicati del ciclo di vita di un’azienda vitivinicola, in botti e barrique dimorano ancora 43,5 milioni di ettolitri di vino, poco meno di una vendemmia “media”, in quantità, a cui aggiungere 3 milioni di ettolitri di mosti e 44.758 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione. Dati che arrivano dall’aggiornamento al 30 giugno di “Cantina Italia” dell’Icqrf pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura, e che raccontano di scorte di vino in calo del -12,2% sul 30 giugno 2023, ma da contestualizzare anche alla luce di una vendemmia 2023 tra le più scarse di sempre (38,3 milioni di ettolitri il dato ufficiale del Ministero, -23,2% sul 2022, ndr).
Come di consueto, oltre la metà del vino in giacenza (il 56,4%) è Dop, mentre il 25,2% è fatto da vini Igp (con il 58,1% del totale del vino a Denominazione o Indicazione Geografica fatto da 20 denominazioni su 529),
mentre il restante sono vini generici (17%) e varietali (1,4%). Nella “classifica” delle Dop e Igp con più scorte, come sempre, domina il Prosecco Doc con 4,2 milioni di ettolitri (l’11,9% del totale), seguito dalle Igp Puglia (1,6 milioni di ettolitri) e Toscana (1,3) e, poi, di poco sopra il milione di ettolitri, ci sono l’Igp Salento, le Doc Sicilia e Delle Venezie, e, ancora, il Chianti ed il Montepulciano d’Abruzzo.

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