02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)
L’APPUNTAMENTO

Merano WineFestival: il top d’Italia e del mondo nel calice, il futuro del vino nei pensieri

Dal 9 al 13 novembre a Merano edizione n. 27 della kermesse ideata da Helmuth Köcher, tra grandi degustazioni, dibattiti ed alta gastronomia

I più grandi vini d’Italia in degustazione, con una finestra aperta sul mondo, i focus sui vini naturali e sui vini da vitigni resistenti, i cosiddetti “Piwi”, ma anche alla tendenza dei vini rosati. E, ovviamente, l’eccellenza enologica certificata dai “Platinum Award”, così come quella enogastronomica, con il Belpaese riunito, e il territorio dell’Alto Adige e del Trentino al centro della scena. E ancora, presentazioni di guide, e riflessioni sul vino di oggi e di domani. Tutto questo e molto altro è il “Merano Wine Festival”, edizione n. 27 di uno degli eventi più glamour del mondo del vino, di scena a Merano dal 9 al 13 novembre 2018, ideato da Helmuth Köcher. A dare il via alla kermesse, però, sarà il convegno “Naturae et Purae”, di scena l’8 novembre nei Giardini di Castel Trauttmansdorff, a pochi passi da Versoaln, considerata la vite più antica del mondo (oltre 350 anni di età), in cui si parlerà di vini naturali e di tematiche spinose, come “Vino veleno o vino alimento? Alle radici del bere”, ma anche di mercato, con esperti come Andrea Paternoster, Carlo Nesler, Mario Pojer, Gae Saccoccio e Lucio Lucchin. Ma ci sarà anche il primo round del contest “Xenia”, omaggio all’antico concetto greco dell’ospitalità, per eleggere il miglior “Emergente di Sala”, edizione n. 3 del concorso ideato da Luigi Cremona. La cui proclamazione sarà di scena il 9 novembre, giorno in cui ci sarà il via ufficiale del Festival, dove, tra degustazioni e seminari (da segnalare Naturae et Purae - Bio&Dynamica, nello spazio della Kurhaus con i vini green di quasi 120 griffe, come Vigneti Le Monde, Speri, Podere Forte, Di Majo Norante, Cupano, Col d’Orcia, Castello di Albola, Avignonesi, Cantina Tollo, Velenosi e Baglio di Pianetto), l’evento clou sarà la grande cena di Gala nella Kursaal, dove saranno proclamati anche i vincitori dei “Platinum Awards”, il top assoluto della selezione di “The Wine Hunter”, che vede 54 grandi vini in lizza, e che apre simbolicamente il sipario sulla “Official Selection”: dal 10 novembre, 354 aziende da tutto il Belpaese, capaci di rappresentare al meglio il vertice della produzione nazionale, da Ferrari a Guido Berlucchi, da Ca’ del Bosco a Monterossa, da Ca’ Maiol a Perla del Garda, da Maso Martis a Kettmeir, da Vajra a Fontanafredda, da Giacomo Borgogno a Le Vigne di Zamò, da Pio Cesare a Poderi Luigi Einaudi, da Marchesi di Barolo a Michele Chiarlo, da Terlan a St.Michael Eppan, da Pojer e Sandri a San Leonardo, da Bastianich a Volpe Pasini, da Lis Neris a Vie di Romans, da Schiopetto a Monteverro, da Tenuta Sette Ponti a Castello Banfi, da Dei ad Avignonesi, da Biondi Santi a Barone Ricasoli, da Castello di Fonterutoli a Fèlsina, da Duemani a Fontodi, da Ambrogio e Giovanni Folonari a Marchesi Frescobaldi, da Luce della Vite a Ornellaia, da Castellare di Castellina a Tua Rita, da Salcheto a Umani Ronchi, da Adami a Bisol, da Villa Sandi a Pasqua, da Gini ad Allegrini (anche con Poggio al Tesoro e San Polo), da Bertani a Fazi Battaglia, da Zenato a Masi Agricola, da Altemasi a Letrari, da Mezzacorona a Feudi di San Gregorio, da Mastroberardino a Quintodecimo, da Cantine Rallo a Feudo Principi di Butera, da Baglio di Pianetto a Cottanera, da Donnafugata a Firriato, da Planeta a Tasca d’Almerita, da Farnese Vini a Masciarelli, da Sella&Mosca a Siddùra, da Librandi a Lungarotti, da Arnaldo Caprai a Falesco, da Leone de Castris a Cantine San Marzano,per citarne alcune.
E proprio sabato 10 novembre sarà la giornata più densa: si parte alle ore 9.30 al Teatro Puccini, con la presentazione ufficiale della guida Vini Buoni d’Italia del Touring Club, l’unica a tiratura nazionale dedicata ai vini da soli vitigni autoctoni, e poi le tante “Charity Wine Masterclasses” (con il ricavato che andrà in beneficenza), dedicate ai vini di San Michele Appiano, tra le cantine simbolo dell’Alto Adige, ai vini rosè (con le migliori etichette di Chiaretto di Bardolino, Valtènesi Chiaretto, Cerasuolo d’Abruzzo, Castel del Monte Rosato e Salice Salentino Rosato), all’Amarone De Buris, nuovo progetto della famiglia Tommasi, e ancora, a “Re Sangiovese”, con i vini della griffe chiantigiana Montevertine, o quella, prima in Italia nel suo genere, sui vini “Piwi”, ottenuti da soli vitigni resistenti alle malattie, che sarà guidata dagli enologi e produttori Nicola Biasi e Werner Morandell, senza dimenticare i focus sui vini di Germania e Spagna. Il tutto mentre al Teatro Puccini, con esperti e appassionati, sarà di scena la tavola rotonda su “Il futuro del vino tra cambiamenti climatici, nuove opportunità nella produzione e aspettative dei consumatori”, con Stevie Kim di Vinitaly International, i sommelier Luca Gardini e Adua Villa, Luciano Ferraro del Corriere della Sera, Oscar Farinetti, Joe Bastianich, Luigi Moio dell'Università Federico Secondo di Napoli, Matilde Poggi, presidente Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, il produttore Walter Massa, il giornalista Luciano Pignataro, il critico Andrea Gori, ed il climatologo meranese Georg Kaser, moderati da Franz Botrè, si interrogheranno su come anticipare i tempi prima che sia troppo tardi in vista dell’aumento della temperatura che entro il 2050 caratterizzerà maggiormente il futuro della viticoltura. La tavola rotonda si aprirà con il riferimento ad uno studio di un gruppo di ricercatori, guidati da Lee Hannah, climatologo di Conservation International, Arlington in Virginia, che ha elaborato un modello previsionale dei possibili impatti del cambiamento climatico sulla vinificazione. Il risultato di tale studio mette in evidenza il fatto che le regioni vinicole più importanti del mondo, dal Cile alla Toscana, dalla Borgogna all’Australia vedranno diminuire le loro aree coltivabili dal 25% al 73% entro il 2050, e ciò costringerà i viticoltori a piantare nuovi vigneti in ecosistemi precedentemente indisturbati, a latitudini più alte o altitudini più elevate, eliminando le specie vegetali e animali locali.
Tra gli altri appuntamenti di sabato 10 novembre, da segnalare la degustazione condotta da Luca Gardini intitolata Vini di Mare, Vini di Montagna in Piazza della Rena in The Circle, ed in serata l’esibizione di Joe Bastianich in Vino Veritas, spettacolo da lui ideato che attraverso l’alternanza di momenti di racconto, musica e degustazioni dei vini della sua cantina di famiglia offre, in un’atmosfera intima e unica uno sguardo inedito sulla vita del celebre Restaurant Man.
Altra grande tornata di degustazioni anche domenica 11: si parte con la “2015 Vintage Bordeaux Exclusive Presentation”, per proseguire con la verticale del celebre Fiorduva di Marisa Cuomo, e ancora con quella del grande Carmignano di Villa Capezzana (a partire dall’annata 1930), proseguendo con un altro vino-icona, l’Harlequin, vino ottenuto mescolando almeno 15 varietà di uve, della cantina veneta Zymè di Celestino Gaspari, in verticale a partire dal 1999, passando ancora per le verticali di Arzio della storica cantina trentina Baron Di Pauli, e del Lupicaia del Castello del Terricio, in Toscana, prima di celebrare i 160 anni di Fontanafredda, uno dei nomi più importanti di Barolo, con una degustazione di diverse Riserve (a partire dall’annata 1961), per chiudere con una miniverticale di una delle cantine mito di Sauternes, Château de Fargues Lur Saluces.
Lunedì 12 a dare via al viaggio nel bicchiere saranno i “10 anni di Volcanic Wines”, un tour mondiale dei vini dei vulcani dal Soave all’Etna, dai Monti Lessini ai Colli Euganei, passando il Vesuvio, Santorini, Capo Verde e l’Ungheria, sconfinando poi in Champagne, con la degustazione dedicata alle grandi bollicine firmate da Bruno Paillard, prima di tornare ai vini dei vulcani con un focus sui vini rossi prodotti sul Vesuvio, e di fare un viaggio tra gli Chardonnay del mondo, tra Oregon, California e Australia, guidati da Gianni Fabrizio del Gambero Rosso. Tra le curiosità, la verticale di vini rosè firmati da una delle aziende di riferimento della tipologia, Costaripa, in Valtenèsi, prima di celebrare con il sommelier Alessandro Scorsone i 32 anni della Doc dell’Aglianico del Taburno (diventata Docg nel 2011).
Mentre la grande chiusura, martedì 13, sarà tutta dedicata alle bollicine francesi con la “Catwalk di Champagne”, nella Kursaal, con i migliori Champagne del mondo nel calice, abbinati alle creazioni di grandi chef.
Un programma ricco e fittissimo, con le aziende del territorio dell’Alto Adige e del Trentino che fanno sistema con il Festival, come la Cantina Endrizzi, con il suo tradizionale incontro “Mansum”, nel Masetto a San Michele all’Adige, il 9 novembre, mentre il 10 sarà la volta della “Sparkling Night” firmata da Kettmeir (griffe altoatesina del gruppo Santa Margherita), di scena nella sede della maison di moda Oberrauch Zita, con le stampe del fotografo Marco Pietracupa “abbinate” al Metodo Classico Rosè Kettmeir, mentre Terlano, cantina tra le più prestigiose del territorio, manda in scena il “Terlan SensEvent Party”, con ostriche e Champagne, ma anche una cena-degustazione firmata dallo chef Christian Pircher, dei “Jeune Restaurateur d’Europe”, chiusa dall’alta pasticceria dello chef pluristellato Giancarlo Perbellini.
Con un Merano Wine Festival che dialoga con le eccellenze, non solo vinicole, del territorio, come racconta la “Pasta Lounge” che sabato 10 e domenica 11 novembre sarà animata dal Pastificio Felicetti, eccellenza trentina della pasta italiana, con i suoi “Monograno”, e dai piatti firmati da Matteo Monti della Gigi’s Enoteca e Ristorante al civico 70 della Passeggiata Lungo Passirio di Merano.
Ma tante sono anche le novità che animeranno l’edizione 27 del Festival. A partire da The Circle - People, Lands, Experiences, coordinato dal giornalista Francesco Fadda, dal 9 al 12 novembre, in Piazza della Rena, uno spazio che si trasforma in un palcoscenico di wine & food tasting, incontri con chef e piccoli produttori di tipicità, vignaioli e pizzaioli fra i più conosciuti. Ma dove si potranno degustare anche 50 vini scelti dal Wine Hunter tra le etichette che già partecipano al Merano WineFestival. Poi, la nuova area espositiva dedicata che si affianca alla Gourmet Arena: Spirits Experience dal 9 al 12 novembre, capitanata dal barmanager Fabio Bacchi, un viaggio tra degustazioni e seminari a tema all’insegna del “bere responsabile” organizzati dalle aziende con esperti del settore e rappresentanti della mixology che si potranno incontrare e conoscere personalmente e dove whiskey, rum, liquori e vermouth saranno i protagonisti. Per completare la propria spirits experience non può mancare l’area dedicata alla miscelazione, dove assistere alle esibizioni dei barman nella creazione di speciali drink e assaggiare cocktail di altissima qualità.
E ancora, ogni giorno, ci saranno le degustazioni a bordo dell’iconico bus a due piani inglese “Duble Deker” di Tannico, n. 1 dell’e-commerce enoico in Italia, con tante “Master Experience” dedicate a vini come il Bricco dell’Uccellone, della griffe del Trentodoc Ferrari, con vecchie annata del Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, ai Pinot Nero di Franz Haas e a grandi nomi dello Champagne come Savart e Bereche, il celeberrimo Cristal, ed il mito Krug.
Regione “ospite” sarà la Campania, con degustazioni delle sue eccellenze enoiche (dal Vesuvio ai Campi Flegrei, dal Falerno del Massico all’Asprinio di Aversa, dal Taurasi ai vini del Cilento) e agroalimentari (dalla pizza alla Pasta di Gragnano Dop declinata alle diverse tipologie di pomodori della Campania).
Tra le novità, anche le prestigiose mediapartnership tra Merano ed alcune delle più importanti testate, di settore e non solo, italiane ed internazionali, dal celebre magazine Uk “Decanter” all’autorevole pubblicazione tedesca “Vinum”, passando per l’Italia, con, tra gli altri la rivista Spirito diVino, mentre Radio Monte Carlo sarà la radio ufficiale del Festival. E con WineNews che seguirà la cronaca della “cinque giornate di Merano”.

Focus - Le 54 etichette oltre i 93 punti di “The WineHunter Award”, in lizza per il “Platinum Award”

Le Macchiole Paleo 2015 - Toscana

Zymè Harlequin Veneto Rosso 2009 - Veneto

Parusso Barolo Bussia Riserva 2009 - Piemonte

Domenico Clerico Barolo Ciabot Mentin 2014 - Piemonte

Donnafugata Passito di Pantelleria Ben Ryé 2016 - Sicilia

Tenuta di Artimino Vin Santo di Carmignano Occhio di Pernice 2011 - Toscana

Avignonesi Desiderio 2015 - Toscana

Avignonesi e Capannelle 50&50 2014 - Toscana

Letrari Trentodoc 976 Riserva del Fondatore 2008 - Trentino

Tenuta di Trinoro Palazzi 2016 - Toscana

Cantina Tramin Terminum Gewürztraminer Vendemmia Tardiva 2015 - Alto Adige

Ca’ Del Bosco Franciacorta Dosage Zéro Noir 2009 - Lombardia

Bellavista Franciacorta Vittorio Moretti 2011 - Lombardia

Montevertine Pergole Torte 2015 - Toscana

Tenuta Biserno Biserno 2015 - Toscana

Monteverro Rosso 2014 - Toscana

Tenuta Sette Ponti Oreno 2016 - Toscana

Tua Rita Giusto di Notri 2015 - Toscana

Castello di Meleto Vin Santo del Chianti Classico 2009 - Toscana

Di Majo Norante Molise Rosso Riserva Don Luigi 2014 - Molise

Pelissero Barbaresco Vanotu 2014 - Piemonte

Rocche dei Manzoni Barolo Riserva Vigna Madonna Assunta La Villa 10 Anni 2008 - Piemonte

Rocche dei Manzoni Barolo Perno Vigna Cappella di Santo Stefano 2013 - Piemonte

Rocche dei Manzoni Barolo Bricco San Pietro Vigna D’La Roul 2013 - Piemonte

Fèlsina Fontalloro 2015 - Toscana

Fèlsina Chianti Classico Gran Selezione Colonia 2013 - Toscana

Barone Ricasoli Casalferro 2015 - Toscana

Ornellaia Bolgheri Rosso Le Serre Nuove dell’Ornellaia 2016 - Toscana

Ornellaia 2015 - Toscana

Tommasi Amarone Della Valpolicella Riserva Ca’ Florian 2011 - Veneto

Conterno Fantino Barolo Ginestra “Vigna Sorì Ginestra” 2015 - Piemonte

Cantina Terlano Alto Adige - Südtirol Rarità Pinot Bianco 2005 - Alto Adige

Cantine Antonio Mazzella Villa Campagnano 2017 - Campania

Masi Amarone di Costasera Riserva 2012 - Veneto

Carlo Ferragù Amarone della Valpolicella 2013 - Veneto

San Leonardo 2013 - Trentino

Maso Martis Madame Martis Trentodoc Riserva 2008 - Trentino

Abate Nero Trentodoc Riserva Cuvée dell’Abate 2018 - Trentino

Fontodi Flaccianello della Pieve 2015 - Toscana

Cupano Brunello di Montalcino 2013 - Toscana

Castello di Fonterutoli Siepi 2016 - Toscana

Castello del Terriccio Lupicaia 2012 - Toscana

Capezzana Carmignano Villa di Capezzana 2008 - Toscana

Carlo Pellegrino Marsala Riserva Old John 1998 - Sicilia

Vajra Barolo Bricco delle Viole 2014 - Piemonte

Renato Ratti Barolo Marcenasco 2014 - Piemonte

Produttori del Barbaresco Barbaresco Riserva Pora 2014 - Piemonte

Poderi Luigi Einaudi Luigi Einaudi Langhe Rosso 2013 - Piemonte

Pio Cesare Barolo 2014 - Piemonte

Giacomo Borgogno Barolo Cannubi 2013 - Piemonte

Renato Keber Friulano Collio Riserva Zegla 2013 - Friuli Venezia Giulia

Marisa Cuomo Costa d’Amalfi Furore Bianco Fiorduva 2016 - Campania

Arunda Cuvée Marianna Metodo Classico Alto Adige - Alto Adige

Castelfeder Alto Adige Riserva Pinot Nero Burgum Novum 2015 - Alto Adige

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024