Metti Bacco insieme ad un pizzico di solidarietà il tutto “avvolto” da un fiocco rosa. Sono le Donne del vino del Piemonte che spengono 25 candeline e festeggiano, sempre calici alla mano, un quarto di secolo di operato nel campo del sociale, con le Signore delle vigne e del vino che hanno donato dal 1988 ad oggi più di 100.000 euro per progetti di solidarietà. Fra cui l’ultima iniziativa: parte del ricavato della vendita del libro “Una donna il vino un destino”, storia della socia e prima diplomata sommelier d’Italia Laura Pesce di Nizza Monferrato, sarà utilizzato per comprare le scarpe della divisa scolastica a 260 bambini di Otonga, associazione impegnata in Ecuador (info: www.ledonnedelvino.com).
“É il lato femminile dell’imprenditoria”, spiega Francesca Poggio, produttrice di Gavi, appena eletta delegata del Piemonte. “Negli anni abbiamo aiutato il padre missionario Giovanni Onore – sottolineano le Donne del Vino - a proteggere la foresta amazzonica, comprando 50 ettari: si tratta di una collina nel villaggio di Otonga, in Ecuador, a cui abbiamo dato il nome di Oasi Piemonte. Grazie al Progetto Otonga oggi sono oltre 2.000 ettari protetti. Per ringraziarci undici fiumi dell’Amazzonia sono stati battezzati con nome di vini piemontesi: Asti, Piemonte, Monferrato, Lessona, Barbaresco, Barolo, Boca, Gavi, Ghemme, Sizzano, Fara, Gabbiano”. E così arriva anche l’ultima iniziativa in cui le Signore del Vino si sono impegnate: parte del ricavato della vendita del libro “Una donna il vino un destino”, storia della socia e prima diplomata sommelier d’Italia Laura Pesce di Nizza Monferrato, sarà utilizzato per comprare le scarpe della divisa scolastica a 260 bambini di Otonga. “Le scarpe - spiega padre Onore - sono una parte essenziale dell’attrezzatura scolastica per ogni bambino. In Ecuador la scuola è teoricamente gratuita, ma se il bambino si presenta a scuola senza le scarpe “regolamentari” e scelte dal direttore, viene rimandato a casa. Un contadino o manovale deve destinare il salario di due mesi per comprare tutto il necessario per la scuola per il suo bambino”. La prossima presentazione del libro sarà a “Libri da gustare”, l’edizione n. 17 del Salone del Libro Enogastronomico, a La Morra, dal 7 al 9 giugno, evento ideato dalla socia Claudia Ferraresi.
Ma chi sono le Donne del Vino del Piemonte? Donne, ma prima di tutto imprenditrici: chi in vigna, chi dietro ai fornelli, chi con la penna e le parole. Vignaiole, ristoratrici, enologhe, sommelier e giornaliste. Alla guida della delegazione piemontese, che oggi conta 108 socie, la neo eletta presidente Francesca Poggio, che è stata succeduta da Claudia Ferraresi (La Morra), poi Cristina Ascheri (Bra), Mariuccia Borio (Costigliole d’Asti), Michela Marenco (Strevi). Assenti giustificate Rosalba Lalla Riccadonna (Costigliole d’Asti) e Susanna Galandrino (Nizza Monferrato). Negli anni hanno creato una cantina didattica ad Asti (Villa Paolina) e coinvolto i bambini delle scuole nella creazione di etichette. Poi, si sono impegnate con il progetto Raimbow che sostiene il lavoro di 25 donne di una cooperativa dello Zambia con l’associazione Giovanni XXIII di don Oreste Benzi. Lo chef Marina Ramasso è stata protagonista di molte cene ai festival del cinema di Cannes, Berlino e Venezia con la Film Commission di Torino. Una targa di riconoscenza è stata consegnata alla giornalista José Pellegrini (lavorò al Corriere dei Piccoli e viene ricordata come la “mamma dei puffi”, perché diede il nome ai cartoni animati blu), in prima linea da 25 anni e prima addetta stampa dell’associazione nazionale.
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