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NASCE “I VINI DEL PIEMONTE”, CONSORZIO DI PROMOZIONE CHE RIUNISCE IL PIEMONTE DEL VINO, PROMOSSO DALLA “STRADA DEL BAROLO”. FOCUS: “SIMPOSIO INTERNAZIONALE ENOTURISMO” (MONFORTE D’ALBA, 16 NOVEMBRE); “BAROLO & FRIENDS” (BRUXELLES, 22 NOVEMBRE)

Un nuovo, unico e grande Consorzio per promuovere i vini Doc e Docg del Piemonte, che raggruppa le aziende produttrici di vini a denominazioni d’origine, le loro associazioni e i consorzi di produttori e di export, nato dalla volontà delle stesse cantine e dalle loro reali esigenze, per realizzare insieme iniziative promozionali e di marketing territoriale e consolidare, nel resto d’Italia e all’estero, il mercato del vino e dell’enoturismo piemontese: ecco “I Vini del Piemonte”, promosso dalla Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa con il Consorzio di tutela del Barolo Barbaresco Alba Bra Langhe Roero e con il sostegno delle altre Strade del Vino piemontesi, perchè contro la crisi, “l’unione fa la forza” (info: www.stradadelbarolo.it).
“Promozione e marketing territoriale sono le risposte che i produttori di vino piemontesi mettono in campo contro la crisi - spiega il presidente del Consorzio “I vini del Piemonte” Fiorella Sacchetto - per questa ragione abbiamo costituito un consorzio a livello regionale, che non vuole essere un doppione dei consorzi già esistenti ma uno strumento nuovo per azioni collettive con lo scopo di promuovere tutti i vini piemontesi. I vini del Piemonte è un nome italiano che enfatizza la tipicità della nostra produzione. Sono già tante le cantine che hanno aderito ma l’invito è rivolto a tutte le cantine del Piemonte per consolidare e rafforzare il mercato dei nostri vini, i vini piemontesi, in Italia, in Europa, nel mondo”.
“A fronte della crisi economica che ha anche investito il settore vitivinicolo - sottolinea Nicola Argamante, presidente della Strada del Barolo e dei Grandi Vini di Langa - noi pensiamo che unirsi e partire alla riconquista di mercati consolidati e nuovi, ma forti di una strategia comune e da realizzare a livello regionale fra tutte le denominazioni d’origine piemontesi, possa essere l’arma vincente per superare le difficoltà di mercato”.
Il nuovo Consorzio realizzerà iniziative comuni delle cantine piemontesi, per la promozione del territorio e del vino, in un connubio tra vino, cibo, prodotti agroalimentari e turismo, già messo in campo dalla Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, e che prevede, per il 2011, diversi appuntamenti che coinvolgeranno tutti i soci de “I vini del Piemonte” in Germania, Svizzera, Danimarca e Belgio. Senza scopo di lucro, il neo nato Consorzio si occuperà di progettazione, organizzazione, coordinamento e svolgimento di attività promozionali e di marketing per valorizzare le produzioni vitivinicole piemontesi e di enoturismo sul territorio piemontese. Obiettivi che non entrano in conflitto con gli obiettivi di protezione, difesa e valorizzazione delle denominazioni di origine messe in atto dai vari consorzi di tutela, né con le iniziative commerciali dei consorzi di export, ma si affianca a queste per prendere in carico l’aspetto promozionale e per attirare con iniziative di turismo enogastronomico appassionati e turisti del buon bere e del buon mangiare nelle aree di produzione dei vino doc e docg del Piemonte.
“La nostra forza è il territorio e i produttori che ci vivono e lavorano”, aggiunge Argamante, facendo riferimento a realtà di successo come la Borgogna in Francia e il Chianti in Italia, dove già esiste, sullo stile ora messo in campo dal Consorzio “I Vini del Piemonte”, il Consorzio di Tutela del Chianti Classico e il Consorzio di Promozione Gallo Nero. “I vini del Piemonte” vuole così rafforzare l’immagine di tutto il patrimonio agricolo regionale attraverso azioni comuni e la partecipazione a fiere ed eventi in Italia e all’estero, in sinergia con i protagonisti del sistema agroalimentare piemontese.
Ente promotore è la “Strada del Barolo e dei Grandi Vini di Langa”, che mette a disposizione del Consorzio il personale, gli strumenti, il sito Internet e la sede di Monforte d’Alba (Cuneo). Potranno aderire al Consorzio tutte le aziende piemontesi produttrici di vini a denominazione di origine, in qualunque forma societaria siano esse costituite, singola o associata, e loro associazioni o consorzi a qualsivoglia titolo costituiti (di tutela, export), dietro la presentazione di apposita domanda di adesione e il vaglio del Consiglio di Amministrazione del Consorzio stesso.

Focus - C’è crisi nel settore del vino, come affrontarla? Se ne parlerà a “Le nuove strategie per competere sul mercato del vino. L’enoturismo come vantaggio competitivo”, simposio internazionale il 16 novembre a Monforte d’Alba
La crisi economica che ha colpito tutti i settori dell’economia italiana, non ha risparmiato il settore vitivinicolo piemontese. Per i produttori delle Langhe e del Roero è il momento di avviare un confronto a livello europeo sulle strategie promozionali e di marketing per conquistare nuovi mercati e attirare nuovi clienti. La Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa ha accolto con interesse la proposta del Master Universitario Marketing Vino e Territorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza di un incontro di studio internazionale con le più prestigiose università europee, sul tema della competizione dei mercati enologici. È nato così “Le nuove strategie per competere sul mercato del vino. L’enoturismo come vantaggio competitivo”, il simposio internazionale - il n. 3 in collaborazione tra l’Università Cattolica di Piacenza e la Strada del Barolo - di scena alla Fondazione Bottari Lattes a Monforte d’Alba (Cuneo), il 16 novembre (info: www.stradadelbarolo.it).
Ad intervenire, saranno, tra gli altri alcuni fra i massimi esperti europei di strategie e marketing del vino e dell’enoturismo, come Elisabetta Virtuani dell’Università Cattolica di Piacenza, Steve Charters della Reims Mananagement School della Champagne in Francia, József Lehota e Istvan Feher della Szent István University of Gödöllő di Tokaj-Hegyalja in Ungheria, Juergen Roth della Esb Reutlingen University di Baden Wurttemberg in Germania, insieme a Michael C. Ottenbacher della Heilbronn University di Baden-Württemberg in Germania, moderati dal giornalista de “La Stampa” Sergio Miravalle.
“Confrontarci con le esperienze di altri Paesi produttori di vino - spiega il presidente della Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa, Nicola Argamante - può portarci ad affrontare l’attuale difficoltà di mercato con maggiori strumenti e forti di nuove idee da mettere in campo per attirare un interesse europeo e mondiale sul nostro vino. Il vino piemontese è un prodotto di grandissima qualità che, se promosso nella maniera corretta, può consolidare le ampie fasce di mercato già conquistate negli anni precedenti all’estero, così come attirare turisti e appassionati nelle nostre cantine e nelle nostre vigne, con un effetto positivo sull’economia del turismo dell’intera regione”.

Focus - A Bruxelles, è di scena “Barolo & Friends Event” (22 novembre)
Sarà una vetrina internazionale per presentare i grandi vini e la buona tavola del Piemonte al mondo della ristorazione e del vino in Belgio, con una serie di appuntamenti ed incontri tra ristoratori, enoteche, importatori, sommelier e commercianti belgi ed i produttori di Langhe e Roero. Il 12 novembre al Castello Faletti a Barolo sarà presentato “Barolo & Friends Event”, l’evento promosso dalla Strada del Barolo e Grandi Vini di Langa e dal Consorzio di Tutela Barolo e Barbaresco Alba Bra Langhe Roero, di scena all’Autoworld, il celebre museo dell’automobile a Bruxelles, il 22 novembre (info: www.stradadelbarolo.it).
A Bruxelles saranno presenti, tra i produttori di vino, da Giampiero Marrone a Ca’ du Rabajà, da Cantine Bava a Cascina Bongiovanni, da Castello di Verduno a Ceretto, da Michele Chiarlo a Ciabot Berton, insieme a Damilano, Diego Conterno, Le Strette, Luigi Grasso, Olivero Mario, Pace, Palladino, Pecchenino, Podere Ruggeri Corsini, Poderi Colla, San Biagio, Socrè, Terre del Barolo e Vigin. Ma nella capitale del Belgio saranno presenti anche i formaggi Dop del Piemonte - Bra, Castelmagno, Murazzano, Raschera, Robiola di Roccaverano e Toma piemontese - e le tante eccellenze gastronomiche della regione, come i tartufi, il riso, le nocciole, le castagne, la carne, i salumi, la frutta e gli ortaggi ed i prodotti dolciari.

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