NATALE 2006 - LE BOLLICINE ITALIANE ALLA CONQUISTA DEGLI STATES: MAI COSI’ VICINI AI “RIVALI” FRANCESI … NEL MONDO PER LA PRIMA VOLTA SUPERATA SOGLIA 100 MILIONI BOTTIGLIE

L’export di spumante italiano negli Stati Uniti raggiungerà i 15 milioni di bottiglie, che contribuiscono in modo determinante all’affermazione delle nostre bollicine sul mercato mondiale, dove supereranno, per la prima volta, nella storia la soglia di 100 milioni di bottiglie spedite nell’anno. Lo afferma, in vista delle festività di Natale per le quali si prevedono ottime performance per lo spumante “made in Italy”, l’“Italian Food & Wine Institute”, stando alle esportazioni in Usa nei primi nove mesi 2006.
Le bollicine italiane “bagnano” quasi un terzo (30%) dei brindisi americani, una percentuale che si sta avvicinando a quella degli storici concorrenti francesi (43%).
Ma la crescita record dello spumante italiano arriva anche dal Giappone e dalla Germania, che resta il primo cliente dello spumante italiano. L’arrivo del Natale ha portato anche la sorpresa del raddoppio delle bottiglie spedite in Spagna e l’aumento della domanda in Francia.
Ma l’apprezzamento dello spumante italiano - commenta la Coldiretti - si registra anche sul mercato nazionale, dopo anni in cui hanno prevalso scelte esterofile e se il trend sarà rispettato, la Coldiretti prevede che “per brindare alle imminenti festività di Natale e di Capodanno nelle sole case private per effetto degli acquisti domestici sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen salteranno, si stima, 35 milioni di tappi, 20 milioni dei quali di spumante dolce, 2,5 ottenuti con metodo classico e un milione soltanto di champagne”.
Tra la fine di novembre e l’8 gennaio - spiega la Coldiretti - si concentrano oltre la metà (55%) dei consumi familiari di spumante, per i quali nell’anno vengono spesi 200 milioni di euro per l’acquisto di 63 milioni di bottiglie. A prevalere nelle case degli italiani è lo spumante dolce (58%), seguito da quello classico (7%) e per ultimo dallo champagne (3%).