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NATALE 2009 - IN TAVOLA SPESI 3,2 MILIARDI PER I FESTEGGIAMENTI DI NATALE. PER I VINI SPESA DA 420 MILIONI DI EURO

La crisi non ha svuotato le tavole degli italiani: per festeggiare il Natale sono stati spesi oltre 3,2 miliardi di euro. Sono le prime stime della Cia, per la quale “non c’è stato il tanto temuto crollo nei consumi alimentari che sono cresciuti, in quantità, dello 0,5%. Ed ancora una volta vince la tradizione e il made in Italy. Salmone, ostriche, caviale e frutta esotica con il contagocce. Bene vini e spumanti nazionali che battono lo champagne. In crescita i dolci, con panettoni e pandori che hanno fatto la parte del leone. Il crollo non c’è stato. A Natale la crisi non ha colpito le tavole degli italiani che per imbandirle hanno speso poco più di 3,2 miliardi di euro. Una festa che è stata trascorsa da nove famiglie su dieci a casa con parenti o amici”.

La Cia - Confederazione Italiana Agricoltori sui consumi alimentari per il cenone della vigilia del 24 dicembre e per il pranzo del 25 dicembre che hanno registrato, in quantità, una crescita dello 0,5% sul 2008 E la spesa, in termini monetari, è aumentata dell’1,2%. Consumi che, comunque, hanno visto affermarsi ancora la tradizione e il “made in Italy” a discapito di prodotti come lo champagne, il salmone, le ostriche, il caviale, la frutta esotica che si sono venduti con il contagocce.

La spesa alimentare, secondo le stime Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, è stata così ripartita: 1,1 miliardi di euro per carni e pesce; 630 milioni per primi piatti e pane; 500 milioni per dolci soprattutto panettoni e pandori; 420 milioni per vini e spumanti; 350 milioni per formaggi e salumi e 210 milioni per frutta fresca o secca. Insomma un Natale non opulento, ma neanche tanto “freddo” sotto il profilo dei consumi alimentari.

“Dalle prime stime si ricava - sottolinea la Cia - gli italiani hanno indirizzato i loro acquisti verso prodotti enogastronomici più abbordabili sotto l’aspetto economico. Nella stragrande maggioranza nazionali e tipici delle feste natalizie. Pochi, quindi, i cibi di “fascia alta”. Una buona performance si è avuta dai vini, soprattutto i rossi: si sono stappate circa 80 milioni di bottiglie, con una crescita del 1,8% sul 2008. Bene anche gli spumanti che hanno registrato un aumento negli acquisti del 2,1%”.

Secondo la Cia - Confederazione Italiana Agricoltori, le oltre 23 milioni di famiglie italiane si sono rivolte in prevalenza alla grande distribuzione commerciale (56%), ai negozi tradizionali (24%), ai mercatini locali (18%) ed il 2% si è rivolto a internet.

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