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NATURALE, 100% RICICLABILE, ECO-FRIENDLY E SEMPRE PIÙ LEGGERO, 9 CONSUMATORI SU 10 PREFERISCONO LA BOTTIGLIA IN VETRO PER IL VINO. ASSOVETRO: NEL 2010 1,6 MILIARDI DI BOTTIGLIE ESPORTATE, 2,2 CONSUMATE IN ITALIA E 68,3% RACCOLTE PER RICICLO

La bottiglia di vetro vince la sfida del vino. Una ricerca dimostra come questa sia il contenitore più idoneo a preservare nel tempo le sostanze del vino più preziose. Nove consumatori su 10 ritengono che il vetro sia da preferire, visto anche che rispetta l’ambiente perché è riciclabile al 100%, è totalmente naturale, diventa sempre più leggero, oltre che essere capace di agire come una barriera naturale che si contrappone alle possibili infiltrazioni microbiche. Di questo avviso è anche il movimento dei consumatori europei (www.friendsofglass.com), che rivendica il diritto a poter scegliere cibo e bevande in contenitori di vetro.
“Oggi in Italia - spiega il presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro, Franco Grisan - nel sistema agro industriale il rapporto vino-vetro è molto importante, se si pensa che nel 2010 sono state esportate circa 1,6 miliardi di bottiglie di vino e che il consumo interno è stato pari a 2,2 miliardi di bottiglie di vetro. Altrettanto importante è stata l’attività collegata al recupero e al riciclo dei contenitori in vetro che ha permesso di raccogliere il 68,3% delle confezioni in vetro consumate in Italia. E già nel 2011 si ipotizza un superamento del 70”.
Per il vino in particolare, uno dei prodotti di eccellenza del made in Italy, il vetro rappresenta un elemento indispensabile ai fini della sua conservazione nel tempo, del mantenimento delle qualità organolettiche, dell’isolamento dagli agenti esterni. La sensibilità del vino all’ossidazione richiede infatti necessariamente un’attenta e consapevole scelta del contenitore che sia in grado di assicurarne un’equilibrata evoluzione nel tempo (affinamento in bottiglia di vetro). I materiali alternativi che sempre più spesso si propongono non sono sempre in grado di assicurare la conservazione nel tempo di qualità e caratteristiche intrinseche del vino, dice una ricerca diffusa da Assovetro, l’associazione che raggruppa le imprese del settore.
“I dati preliminari forniti da una sperimentazione ancora in corso presso il laboratorio di tecnologie alimentari del Dipartimento di Biologia delle Piante Agrarie dell’Università di Pisa - sostiene Gianpaolo Andrich, ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università - hanno messo in evidenza come un vino, conservato per sei mesi in BiB, contenitori di cartone muniti internamente di una vescica realizzata in materiale polimerico, presenti una diminuzione nelle concentrazioni di alcuni dei suoi componenti (polifenoli totali, antociani totali e decolorabili) più preziosi per la salute del consumatore (attività antiossidante e di terminatori di radicali liberi), significativamente superiore a quella riscontrata analizzando lo stesso prodotto conservato per lo stesso tempo in bottiglia di vetro chiusa con un tappo di sughero”.
“Una condizione ossidativa incontrollata - osserva Marco Esti, professore di enologia all’Università della Tuscia - può provocare profonde alterazioni organolettiche sia del flavor che del colore del vino, con perdita di freschezza aromatica e comparsa di molecole olfattivamente sgradevoli”. La sostenibilità ambientale è inoltre una delle carte vincenti delle bottiglie di vetro. Su dieci bottiglie scure (le più comuni), nove sono infatti prodotte con vetro riciclato proveniente dalle raccolte differenziate ed una percentuale alta di rottame di vetro (45%) si trova anche nelle bottiglie chiare che, per essere prodotte, hanno bisogno di rottame incolore. Attraverso l’utilizzo del rottame di vetro si salvaguardia l’ambiente. Una composizione della miscela vetrificabile composta con il 50% del rottame, consente un risparmio energetico di oltre il 13% dell’energia necessaria per fondere le materie prime corrispondenti.
Per aumentare poi le caratteristiche di sostenibilità dei contenitori, l’industria del vetro ha sviluppato in maniera significativa la tecnologia per poter ridurre il peso della bottiglia di vetro, se si pensa che quella da 750 ml è arrivata a pesare 340-360 grammi e quella di Champagne ha dimezzato il suo peso nell’ultimo secolo.

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