Nel durissimo 2020, che ha messo sotto forte pressione anche il vino italiano, non tutti perdono. Anzi, c’è anche chi riesce a crescere, grazia a spalle solide, alla presenza su più canali e più mercati, e a scelte aziendali lungimiranti che oggi premiano. È il caso di Schenk Italian Wineries (che fa parte del Gruppo Schenk, una delle più grandi aziende vinicole a conduzione familiare in Europa (3.500 ettari di vigneto complessivi tra Svizzera, Francia, Italia e Spagna, e una rete commerciale in Germania, Belgio e Regno Unito) che ha chiuso il bilancio 2020 con una produzione di 51 milioni di bottiglie e un fatturato consolidato del Gruppo stimato in 115 milioni di euro (+4% sul 2019).
“Questo 2020 è stato un anno molto complesso che, nonostante le difficoltà, stimiamo di chiudere positivamente. Le scelte e gli investimenti fatti sono andati nella giusta direzione - commenta Daniele Simoni, Ad di Schenk Italian Wineries - e a dimostrarlo sono i numeri che vedono un segno più sia in termini di vendite che di fatturato. La nostra forza è quella di avere una rete distributiva multicanale. Aver incrementato la presenza in Gdo, ci ha permesso di bilanciare le perdite che, soprattutto con il primo lockdown, ci sono state nel settore Horeca. Settore che comunque, quando è ripartito, ha fatto registrare una grande impennata, permettendoci, già ad ottobre, di recuperare quasi i valori raggiunti nel 2019. Inoltre non abbiamo mai smesso di investire sia sul fronte della produzione, con il lancio del Bacio della Luna Prosecco Doc Rosé millesimato extry dry, sia su quello della comunicazione, con un budget di media planning molto consistente tra l’Italia e l’estero. Grande soddisfazione infine, ci sta dando il nuovo e-commerce Vineria43, nato da una partnership con produttori italiani molto apprezzati, che, a solo un mese e mezzo dal lancio, mostra numeri davvero entusiasmanti”.
Numerosi, sottolinea l’azienda, gli investimenti nel 2020 che hanno avuto come focus la sostenibilità, gli impianti produttivi e la comunicazione, per l’azienda di Ora.
“La sostenibilità ambientale è stato uno dei pilastri 2020 - spiega Simoni - stiamo completando la certificazione Equalitas in tutte le cantine, la certificazione Aper (Attestato prestazione energetica) per la cantina Bacio della Luna a Vidor, e abbiamo iniziato l’ambizioso percorso di conversione a biologico di tutti i vigneti dell’azienda Lunadoro, a Montepulciano. Anche a livello di efficientamento produttivo, la direzione è quella dell’innovazione e del green: a Ora stiamo completando il cambio delle linee di produzione in ottica 4.0, cosa che porterà ad un notevole risparmio energetico oltre che a risultati più performanti. Tra il 2021 e il 2022 faremo lo stesso nella cantina di Bacio della Luna”.
Sostenibilità non solo economica e ambientale, ma anche sociale quella di Schenk Italian Wineries che sta continuando a portare avanti e a incrementare tutte le iniziative di welfare per i dipendenti, dai premi legati alla produzione a quelli dedicati ai genitori per i figli che hanno buoni risultati scolastici, fino ai contributi della retta degli asili nido. Grande attenzione anche allo smartworking, del quale l’azienda sta valutando l’integrazione, in modo organizzato, anche per il futuro.
“Stiamo guardando con ottimismo al 2021. Tante saranno le novità a livello di prodotti, con una nuova linea campana e il lancio di Bacio della Luna metodo classico proprio nell’anno in cui la cantina festeggerà i suoi primi 10 anni. Il nostro obiettivo è continuare a crescere e consolidare il posizionamento dei nostri marchi in Italia e nel mondo. Per questo - conclude Simoni - stiamo già programmando, per la seconda metà del 2021, alcuni eventi che siano in grado di fare da volano turistico per l’Italia, tra cui Vinitaly. Vogliamo immaginare il prossimo anno come una rinascita. Crediamo che quando questo triste momento si concluderà, le persone avranno ancora più voglia di viaggiare, ritrovarsi e godere del buon vino e del buon cibo in compagnia. Noi saremo al loro fianco”.
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