Una banale lite tra automobilisti e nulla di più. Sembra essere questo l’epilogo della vicenda che ha coinvolto Achille Boroli, imprenditore vitivinicolo delle Langhe e rampollo della famiglia di editori DeAgostini che, nelle prime ore dopo l’accaduto, il 4 luglio, aveva fatto pensare ad un tentativo di rapimento. Boroli, nella procura di Novara, continua a sostenere quest’ultima tesi, ma per il Pubblico Ministero sono tanti gli elementi che avvalorano l’ipotesi della lite, a partire dalle parole del presunto rapitore, che avrebbe raccontato tutta la vicenda come un classico scambio di “opinioni” tra automobilisti arrabbiati. Vicenda tutta da verificare, ma per Boroli potrebbe scattare la denuncia per procurato allarme.
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