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CUORE GREEN

“No all’abbandono delle bottiglie”. L’impegno di Ichnusa tra donazioni, arte e raccolta sul campo

Il birrificio ha annunciato una donazione diretta di 30.000 euro a Legambiente Sardegna per sostenere le attività di tutela dell’isola

La birra per molti è la bevanda della condivisione, compagna fedele di serate con amici davanti ad una buona pizza o nel tifare per la propria squadra del cuore. E se il momento del consumo è un piacere non va mai dimenticato che quando la birra è finita arriva il momento del “dovere”, e quindi di gettare la bottiglia negli appositi contenitori e, soprattutto, non nell’ambiente che ci circonda. Si tratta di un gesto di civiltà per la natura e per gli altri, qualcosa di semplice ma molto prezioso e, purtroppo, non scontato. Basta girare nelle piazze o nelle spiagge, per notare che c’è molto da migliorare. Per questo ben vengano iniziative come quella di Ichnusa, birrificio che si lega strettamente alla propria terra, la Sardegna, che rilancia il proprio impegno attraverso la nuova edizione della campagna contro l’abbandono del vetro nell’ambiente: partendo dalla Sardegna, cuore pulsante delle attività, per arrivare in altre città italiane e coinvolgere così un numero sempre maggiore di persone. Ichnusa ha annunciato una donazione diretta di 30.000 euro a Legambiente Sardegna per sostenere le attività di tutela dell’isola e la promozione di percorsi di sensibilizzazione e formazione rivolti alle giovani generazioni.
A completamento dell’iniziativa, prenderà il via un’asta benefica: sono 15 le bottiglie Ichnusa recuperate e decorate a mano da sei muralisti sardi selezionati in collaborazione con Urban Center, (Maurizio Brocca, Chiara Foddis, Marinetti, Teresa Podda, Sardomuto e Stella Ziantoni) e donate da Ichnusa a Legambiente Sardegna che promuoverà un’asta online sulla piattaforma Ebay per supportare azioni a sostegno della cultura del rispetto. Inoltre, per sensibilizzare sull’importanza di non abbandonare le bottiglie dopo l’utilizzo, Ichnusa ha deciso di fare un passo in più, regalando alla sua terra un murale che racconta il problema dell’abbandono di vetro nell’ambiente, invitando tutti ad un gesto di responsabilità. L’opera inaugurata (in collaborazione con Urban Center), simbolo della volontà del birrificio di proteggere e salvaguardare la sua terra, sorge a Quartu Sant’Elena, a pochi chilometri dal luogo in cui la Birra Ichnusa viene prodotta. Il murale, realizzato da Andrea D’Ascanio, in arte Sardomuto, illustratore, incisore e muralista sassarese, è intitolato “Polpo a Rendere” e raffigura un grande polpo che avvolge nei suoi tentacoli bottiglie abbandonate, simbolo di un gesto irresponsabile che minaccia la bellezza dei paesaggi che ci circondano. A dominare la scena, un monito diretto e senza appello: “Se deve finire così, non beveteci nemmeno”, lo slogan della campagna che porta la firma dell’agenzia creativa LePub. E poi c’è l’impegno “sul campo” delle persone del birrificio che, a maggio e giugno, saranno impegnate con Legambiente in giornate di raccolta del vetro abbandonato in luoghi simbolo della Sardegna (Cagliari, Nuoro, Olbia, Sassari e Carbonia) e, per la prima volta, anche a Milano e Bologna.
L’iniziativa trova eco negli italiani, che dimostrano di apprezzare quando alle bottiglie di vetro viene data una vita nuova. Più di 3 su 4 (78%) affermano di avere in casa oggetti nati grazie al riutilizzo di bottiglie (Studio AstraRicerche per il birrificio Ichnusa). Tra le motivazioni, oltre la metà (56%) considera il riutilizzo una soluzione funzionale per ridurre la produzione di rifiuti, mentre il 31% apprezza l’aspetto estetico e artistico di tali oggetti. Anche l’impiego di materiali riciclati per creare un’opera d'arte è molto apprezzato: quasi la totalità degli intervistati (78%) concorda sul fatto che sia una buona idea.
Paolo Ciccarelli, direttore Birrificio Ichnusa, spiega che “da anni siamo impegnati, insieme alla comunità, alle persone del birrificio e ai volontari di Legambiente, per proteggere la nostra terra. Per contrastare il fenomeno dell’abbandono del vetro ci siamo attivati con giornate di pulizia nelle principali zone della movida sarda e, per la prima volta, anche in alcune città della Penisola. Riteniamo essenziale fare la nostra parte, non solo con azioni concrete, ma anche con un contributo economico concreto a progetti che assicurino la tutela della nostra isola. Con l’annuncio dell’asta benefica e l’inaugurazione del murale a Quartu Sant’Elena, aggiungiamo un nuovo tassello al mosaico di rispetto per la Sardegna. Tutto questo portando un messaggio sociale estremamente importante e in cui crediamo profondamente. Lo abbiamo detto fin dall’inizio: se una bottiglia deve finire per terra, allora preferiamo che la nostra birra non venga bevuta affatto”.

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