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NON CI SONO SOLO I CAPITALI CINESI AD ESSERE ATTRATTI DAL MONDO DEL VINO, E INFATTI L’80% DI UNA DELLE ENOTECHE PIÙ FAMOSE DI PARIGI, “LEGRAND FILLES ET FILS”, È STATO RILEVATO, PER 16 MILIONI DI EURO, DA UN INVESTITORE GIAPPONESE, AMANE NAKASHIMA

Non ci sono solo i capitali cinesi ad essere attratti dal mondo del vino, e infatti l’80% di una delle enoteche più famose di Parigi, “Legrand Filles et Fils”, è stato rilevato, per 16 milioni di euro, da un investitore giapponese, Amane Nakashima, che gestisce con la sua Akashimato un florido business alimentare incentrato proprio sul vino. “I giapponesi - racconta a The Drinks Business il presidente di Everget, che dal 2000 controllava la nota enoteca - hanno un profondo rispetto per il vino. Non volevo investitori inglesi, perché hanno un approccio al vino troppo diverso dal mio, per me è un elemento culturale, per loro semplicemente un prodotto. E neanche un investitore di un Paese emergente sarebbe stato adeguato, visto che i cinesi, ad esempio, puntano soprattutto ad un rapido ritorno economico”.

La scelta, allora, è caduta su Nakashima, che distribuisce in Giappone vini francesi dal 201°, ed è anche proprietario di un’azienda, la Folium Vineyards, a Marlborough, in Nuova Zelanda.

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