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IL VALORE DEI DISTILLATI

Non solo fine wine, anche i whisky di pregio diventano asset da investimento alternativo

Report Knight Frank Luxury Investment Index: 373% di incremento del valore in 10 anni. E Oeno Group punta anche su questo mercato
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I whisky di pregio hanno avuto un grande incremento di valore nell’ultimo decennio

Non solo fine wine, anche i whisky di pregio diventano asset da investimento alternativo. I numeri parlano chiaro con un 373% di incremento del valore ultimi 10 anni. Questo il dato che emerge nel mercato dei whisky di pregio, come si evince dal Report 2023 Knight Frank Luxury Investment Index (KFLII), l’indice che monitora l’andamento economico dei beni di lusso e che mostra una crescita del valore dei whisky di pregio del 3% nell’ultimo anno, una percentuale destinata nuovamente ad incrementare nei prossimi 12 mesi, con un rimbalzo previsto del 18% secondo l’indice stesso.
“Negli ultimi anni il whisky si è prepotentemente imposto nello scenario degli investimenti di pregio, ergendosi a vera e propria blue chip” ha spiegato Michael Doerr, fondatore e ceo Oeno Group, società leader negli investimenti in fine wine che ha sviluppato un modello personalizzato di investimento nei whisky di pregio.
Un investitore può scegliere se acquistare singole bottiglie o intere botti dei marchi più apprezzati del mercato, prodotti rari che si possono ottenere grazie ai rapporti di Oeno con le case produttrici. Le distillerie più rinomate sono infatti garanzia di valore sul mercato, spesso grazie anche al fattore scarsità dovuto a produzioni quantitativamente ridotte. Doerr ha aggiunto che Oeno “sta ottenendo con il whisky rendimenti annuali tra l’8% e il 10%, senza contare la forte crescita dei mercati secondari, dove arrivano spesso fino al 40% grazie anche alle numerose aste di settore. Ci sono poi esempi eclatanti: una bottiglia del 50esimo anniversario di Miyagikyo costava 2.700 sterline nel 2019, ora invece 6.000; mentre un Glendronach Kingsman di 29 anni nel 2019 era acquistato a 800 sterline, ora invece a 1.800, triplicando così il suo valore in 4 anni”.
Oltre ai classici whisky di Scozia, patria storica del distillato, il mercato sta sempre più investendo in prodotti provenienti dall’Irlanda, che sta conoscendo un vero e proprio rinascimento nel settore, e dagli Usa, che forse più di tutti investono nell’innovazione. Lo stesso KFLII ha mostrato invece quanto il mercato del whisky appaia attrattivo per i nuovi investimenti. I consulenti di investimenti di lusso interpellati a livello internazionale dall’indice hanno risposto che ben il 18% dei loro investitori ha intenzione in futuro a investire nei whisky di pregio, una quota che comprende sia chi ha già investito nel settore che chi si deve ancora affacciare.

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