Se è noto come il significato del vino nella religione cristiana sia indissolubilmente legato al sangue di Cristo versato sulla croce, segno tangibile della sua presenza nella Chiesa, mediante l’Eucarestia, e di come appaia molte volte nelle Sacre Scritture rappresentando la “bevanda di salvezza”, un “dono di Dio”, un simbolo di convivialità, e, dunque, della vita stessa, non tutti sanno che anche la birra è citata ben 20 volte nella Bibbia. Una bevanda antica che si tramanda da secoli in molti popoli, meno nella cultura occidentale, perché considerata una “bevanda rozza” e meno dignitosa del vino, mentre nel Vicino Oriente Antico aveva un’importanza notevole, a livello sia sociale sia religioso, tanto che in Mesopotamia vi era addirittura una divinità ad essa dedicata. A raccontarlo nel volume “Anche Mosè beveva birra. Alle origini della bevanda più diffusa al mondo”, è Andrea Ravasco, ricercatore di ebraico all’Università di Palermo e docente di Lingue bibliche all’Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure, le cui ricerche si concentrano soprattutto sui manoscritti di Qumran e sulle versioni diverse della Bibbia. Tra le curiosità documentate c’è il fatto che nelle varie traduzioni della Bibbia, il termine birra si trova in alcune e non in altre: per esempio questa parola non ricorre mai nella Bibbia tradotta in italiano, mentre si trova il termine “bier” nella traduzione usata dalla Chiesa cattolica in Germania, e “beer” in alcune Bibbie in lingua inglese, come per esempio la Christian Standard Bible.
Ma per Ravasco, anche “Mosè, nato e cresciuto in Egitto, avrà di sicuro conosciuto la bevanda fermentata che grande importanza aveva nella società egizia; allevato dalla figlia del Faraone e cresciuto a corte, difficilmente non sarà entrato in contatto con la birra”, come scrive nel volume (Edizioni San Paolo, pp. 144, prezzo di copertina 14 euro), tracciando una documentata storia del “pane liquido” nelle civiltà mesopotamiche e nell’antico Egitto e mostrando come questa bevanda fosse diffusa e tenuta in grande considerazione nel mondo antico, forse già dal Neolitico, quando la coltivazione dell’orzo portò alla produzione non solo del pane, ma anche della bevanda ottenuta dalla sua fermentazione. Inoltre, si evidenzia come essa sia menzionata varie volte nell’Antico Testamento, benché la sua comparsa sia oscurata da traduzioni generiche. Ed a completare il volume ci sono anche quattro ricette per produrre birra seguendo il metodo usato da assiri, sumeri, babilonesi, egizi e israeliti.
Di certo c’è che la birra conserva una tradizione importante anche oggi nel mondo cristiano, tanto che sono diversi i monasteri che si dedicano proprio alla sua produzione. E se Benedetto XVI, originario della Baviera, la beveva volentieri, Papa Francesco, nel suo recente viaggio apostolico in Belgio, ne ha ricevuto in dono una cassetta da parte di una parrocchia che aiuta i senzatetto di Bruxelles.
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