Secondo recenti stime, il 50% del pesce che viene pescato in tutto il pianeta va sprecato: di questo, un ulteriore 50% è trascurato dalla popolazione occidentale, che per la stragrande maggioranza preferisce consumare solo il filetto. La responsabilità di questo problema è principalmente dell’industria del settore. A scuotere le coscienze, oltre che a ispirare e incoraggiare le generazione future, arriva il libro “La bottega del pesce” di Josh Niland (Giunti Editore, 272 pagg, 39 euro, in libreria dal 4 settembre), lo chef australiano che ha rivoluzionato il modo di cucinare questo cibo in chiave sostenibile.
Dopo il successo internazionale del “Grande libro del pesce” (Giunti, 2020) e di “Dalla testa alla lisca” (Giunti, 2022), Niland - proprietario e chef del “Saint Peter”, ristorante di pesce di Sidney, e fondatore nel 2018 di “The Fish Butchery”, la prima pescheria sostenibile australiana - torna con questo nuovo volume splendidamente illustrato, in cui rivela le sue tecniche di lavorazione. In tre ricche sezioni - Pesca, Taglio, Creazioni - illustra le fasi in cui il pesce, dal suo habitat naturale, raggiunge il bancone del negozio e suggerisce come utilizzarlo, cucinarlo e trasformarlo all’insegna della massima valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente. Lo chef, con il suo stile audace e brillante, reimmagina letteralmente il nostro rapporto con questa preziosa risorsa e sensibilizza sulla necessità di ridurre gli sprechi per costruire un modello alimentare sostenibile. Perché pensare che questo sia un problema che è possibile risolvere a livello individuale si è ormai rivelato impossibile.
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