In Sicilia, sono in arrivo nuovi strumenti finanziari per la Cantina Settesoli: la cooperativa, che ha sede a Menfi (Agrigento), nonché una delle realtà più dinamiche del mondo del vino siciliano (6.417 ettari di vigneto, 2.371 soci, 443.876 ettolitri di vino, 13 milioni di bottiglie, un fatturato di 45 miliardi nel '99 realizzato per il 50% all’estero), sarà la prima nell'isola a emettere un prestito obbligazionario come strumento alternativo di finanziamento a medio termine esercitando la facoltà riconosciuta alle società cooperative dall’articolo 58 della legge 488/98 (collegato alla Finanziaria). Il prestito obbligazionario Cantine Settesoli è di 5 miliardi di lire (più avanti ne sarà emesso un altro di identico importo) a tasso variabile ed avrà la durata di 3 anni a partire dal secondo trimestre 2000. A collocarlo sarà un consorzio formato da Banco di Sicilia e Credem: l'operazione è costituita da 1.000 obbligazioni al portatore del valore nominale di 5 milioni di lire, ciascuna con sei cedole di godimento semestrali (due all’anno, maggio e novembre), ed il rendimento annuo nominale lordo risulta del 5% (netto: 4,375 per cento). Il presidente della Cantine Settesoli Diego Planeta ha spiegato che con questo prestito obbligazionario la cantina si propone soprattutto "di intercettare risparmio privato per canalizzarlo verso nuovi investimenti programmati, di consolidare il rapporto con i soci e il vasto indotto, di diversificare le fonti di finanziamento, di contenere gli oneri finanziari e di raggiungere una maggiore elasticità nell’operatività aziendale". Il prestito consentirà alla Cantina Settesoli di poter realizzare il potenziamento degli impianti produttivi e dei servizi di gestione del vigneto con la banca dati per il monitoraggio del processo produttivo, la ricerca e sperimentazione di nuove produzioni e un marketing e una commercializzazione più aggressivi soprattutto sui mercati esteri.
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