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ORA È UFFICIALE: GIANCARLO GALAN (PDL), È IL NUOVO MINISTRO DELL’AGRICOLTURA. IL GIURAMENTO AL QUIRINALE, GLI AUGURI E LE RICHIESTE DELLE ORGANIZZAZIONI AGRICOLE. L’EREDITÀ DI ZAIA: “LASCIO LE NUOVE TAVOLE DELLA LEGGE DELL’AGRICOLTURA ITALIANA”

Ora è ufficiale: Giancarlo Galan (Pdl), è il nuovo Ministro dell’Agricoltura italiana. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha firmato al Quirinale il decreto con cui accetta le dimissioni dell’ex Ministro Luca Zaia (Lega), ora governatore del Veneto, e con cui ha nominato titolare del dicastero di via XX settembre lo stesso Galan. E subito sono arrivate congratulazioni, richieste e auguri dalle organizzazioni del mondo agricolo.
“Facciamo i migliori auguri di buon lavoro al nuovo Ministro delle politiche agricole - ha detto il presidente di Coldiretti, Sergio Marini - che siamo certi saprà valorizzare al meglio le enormi potenzialità che offre l’agricoltura italiana nelle sue distintività. Il dialogo costruttivo con il neoministro in Veneto è il miglior auspicio per l’impegno futuro a difesa dell’identità del Made in Italy e a sostegno del potere contrattuale delle imprese agricole sul mercato. Su questi obiettivi ci sarà la piena, leale e trasparente collaborazione della Coldiretti, anche in vista dell’importante negoziato europeo sulla riforma della Pac che il nuovo Ministro dovrà affrontare, con la forte personalità e la grande esperienza maturata.
“La nomina di Giancarlo Galan a Ministro delle Politiche agricole - sono le parole di Federico Vecchioni, presidente di Confagricoltura - apre una nuova fase di rapporti con il nostro dicastero di riferimento. Siamo certi che il neo ministro, al quale auguriamo buon lavoro, saprà da subito dedicare la sua attenzione agli argomenti davvero nodali per il settore. Gli imprenditori agricoli italiani devono aver modo di competere efficacemente sui mercati internazionali e poter esprimere al meglio tutta la loro potenzialità di eccellenza. Questo richiede un’azione determinata nell’intento di confortare la vera agricoltura, quella che dà lavoro, contribuisce in modo importante alla formazione del Pil, preserva il territorio, garantisce cibo salubre, oltre che di qualità. Siamo certi che il Ministro Galan saprà dare alle imprese agricole, dopo aver ascoltato tutte le voci, risposte di sostanza, ponderate e autorevoli”.

Focus - Chi è Giancarlo Galan
Nasce il 10 Settembre 1956 a Padova. Si laurea in Giurisprudenza nell’Università cittadina, con una tesi in diritto ecclesiastico. Dopo un Master in Business Administration alla Bocconi di Milano, entra giovanissimo in Publitalia e diventa Direttore centrale. Nel 1993 viene invitato da Silvio Berlusconi a formare assieme la squadra di Forza Italia. Organizza le elezioni politiche del 1994, studia i programmi, cura i rapporti con gli altri movimenti di area liberale, riformatrice e moderata. Eletto in Parlamento, nel 1995 entra nel Consiglio regionale del Veneto, in seguito è scelto come Presidente della Giunta. Nel 2000, sono i cittadini a sceglierlo direttamente come Presidente del Veneto.  È stato componente della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province autonome, luogo istituzionale di raccordo delle politiche regionali. Nelle elezioni del 3-4 aprile 2005, è stato scelto direttamente dai cittadini, dopo il secondo mandato, per una terza legislatura quinquennale. Il 16 aprile 2010 si insedia al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

Focus - L’eredità dell’ex Ministro Zaia: “lascio al settore le nuove tavole della legge”
“Il Codice agricolo e il decreto unico sulla Pac sono le nuove tavole della legge per l’agricoltura italiana, un lascito di questo ministro al mondo agricolo e rurale al quale continuerò a guardare con attenzione e con la passione di sempre. Lo afferma all’Ansa Luca Zaia, il neo-governatore del Veneto che ha oggi rassegnato le dimissioni da ministro delle Politiche agricole contestualmente alla nomina di Giancarlo Galan. “Il Codice - sottolinea Zaia - è frutto della collaborazione del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali con il ministero della Semplificazione, ed è stato coordinato con la presidenza del Consiglio. Con esso abbiamo portato a compimento uno dei punti fondamentali del programma di Governo: la semplificazione normativa dell’intero corpo legislativo nazionale. Con il primo Codice agricolo - prosegue Zaia - portiamo la legge, snella, chiara, comprensibile, nelle campagne e nelle aziende di questo Paese, avviando una vera e propria rivoluzione. La materia agricola ha vissuto interventi importanti praticamente in ogni decennio, risultando disseminata in varie leggi speciali che rendevano difficile l’attività degli agricoltori. Scopo della semplificazione normativa è di rendere prevedibile ai destinatari le conseguenze delle loro condotte, come accade già in Francia, con risultati evidenti in termini di efficienza amministrativa. Lo stesso posso dire del Decreto unico sulla Pac - continua Zaia - che, accorpando in un unico provvedimento tutte le norme applicative della riforma di medio termine della Politica agricola comune, offre agli operatori del settore una sorta di manuale tascabile che li aiuterà a meglio orientarsi. Voglio ringraziare - conclude Zaia - per l’impegno e la preziosa collaborazione il consigliere Sergio De Felice, il professor Alberto Germanò e Lorenzo Forte, grazie ai quali è stato possibile ridisegnare il quadro di norme dell’agricoltura italiana”.

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