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PER IL SUO INSEDIAMENTO, IL 19 GENNAIO, IL PRESIDENTE USA BARAK OBAMA BRINDERÀ CON IL VINO AMERICANO DI GIANNI ZONIN, CHE ARRIVA DALLA TENUTA DI BARBOURSVILLE IN VIRGINIA, NATA DA UN SOGNO DEL PRESIDENTE USA THOMAS JEFFERSON

Italia
La tenuta Usa di Gianni Zonin

Il presidente degli Usa Barak Obama, con collaboratori e amici, brinderà al suo insediamento come presidente Usa con due vini della famiglia Zonin. Ma il vino non sarà italiano. Il produttore veneto Gianni Zonin è proprietario negli Usa (dal 1976, ndr), e precisamente in Virginia, della più antica tenuta americana. Barak Obama brinderà nel suo “2009 Inauguration Gala”, di scena a Washington il 19 gennaio, con due rossi di eccellenza, il Barboursville Vineyards Cabernet Franc Riserva 2006 e il Barboursville Vineyards Octagon ottava edizione 2005. A darne notizia è la casa vinicola di Gambellara, con una nota stampa, firmata da Milleeventi, la nuova società che cura le relazioni pubbliche e i media per la Zonin.
Il Cabernet Franc Riserva 2006 Barboursville Vineyars è un vino rosso che nell’estate 2008 ha ottenuto il prestigioso “Gold Medal” nel Critics Challenge International Wine Competition, in California; l’Octagon ottava edizione 2005 Barboursville Vineyards è risultato vincitore della “Gold Medal”, della “Governor’s Cup” e della “Monticello Cup”.
La splendida proprietà di “Barboursville Vineyards” è situata nel cuore della Virginia, in una terra che lo stesso Thomas Jefferson definì “Piedmont Region” e nella quale l’ex presidente Usa progettò e fece costruire un’imponente villa, in stile palladiano, destinata all’amico James Barbour, allora governatore dello Stato. Oggi quella villa, visitata ogni anno da decine di migliaia di appassionati, è un “historic landmark” e testimonianza del sogno di Thomas Jefferson, oggi divenuto realtà grazie allo spirito imprenditoriale di Gianni Zonin, di produrre vini di grande qualità, come quelli che egli era solito degustare in Francia, quando a Parigi rappresentava gli Stati Uniti in qualità di Ambasciatore.

Focus - La tenuta Usa made in Italy di Gianni Zonin …
Il sogno del presidente Thomas Jefferson di creare, in Virginia, una cantina di eccellenza è oggi realtà

Quella villa in stile neoclassico dominata dalla grande sala ottagonale, quasi una firma di Thomas Jefferson, è un luogo simbolo per gli americani. Qui il primo presidente degli States aveva immaginato di realizzare una grande tenuta vitivinicola, un modello della sua moderna concezione dell’agricoltura. Accadeva due secoli e sei lustri fa. Barboursville è uno dei miti del sogno americano, meta di continuo pellegrinaggio di chi viene qui in cerca delle radici, ma anche di un’oasi di assoluta raffinatezza rurale nel cuore della Virginia dominata dai grandi alberi, dalle colline. Da 33 anni, Barboursville è di Gianni Zonin, uno dei più importanti imprenditori vitivinicolo italiano.
“Un riconoscimento - spiega Gianni Zonin - che ci ha fatto molto piacere e che conferma la nostra scelta di fare di Barbousville un punto d’eccellenza assoluta, oltre che ci consente di dire dopo oltre 30 anni di positivo impegno che la scelta della Virginia è stata una scommessa vinta”.
Il direttore di Barboursville, Luca Paschina, che dal suo Piemonte ha portato qua non solo l’esperienza sul Nebbiolo ma anche lo stile italiano, anche in passato non ha mai mancato di dire che “lo stile italiano è vincente. Lo abbiamo dimostrato con il ristorante di Barboursville, il Palladio, che è riconosciuto - grazie alla perizia di Melissa Close, in cucina, e di Alessandro Medici, in sala - come una delle migliori tavole d’America. Lo abbiamo dimostrato creando nella villa un relais di livello assoluto. E soprattutto lo abbiamo dimostrato con i nostri vini: l’Octagon (vino di punta di Barboursville che riproduce in etichetta la pianta della grande sala della villa di Jefferson), che è uno dei rossi più rappresentativi di Virginia (è un blend raffinato di vitigni internazionali), e il Nebbiolo, che siamo riusciti a far apprezzare al pubblico americano, grazie al microclima della Virginia, che ha dato risultati sorprendenti tanto da diventare un “must” per i consumatori americani”. La magnum di Octagon, con etichetta in oro, che celebra il trentennale di Barboursville, è un pezzo da collezione che è stato “tirato” in pochi esemplari.
Il sogno di Thomas Jefferson, grazie alla famiglia Zonin, è un po’ diventato una realtà produttiva di qualità, un modello di ospitalità, un prototipo dello stile italiano.

Le cifre - La Barboursville Vineyards
Anno di fondazione: 1976
Produzione: 450.00 bottiglie/anno
Superficie aziendale: 500 ha
Superficie vitata: 82 ettari
Sistema allevamento: Guyot, Cordone Speronato
Densità media: 4.500 ceppi/ettaro

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