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Allegrini 2024

Piccoli ritratti e consigli per un viaggio alla scoperta delle piccole città dell'Umbria

TREVI
Storia-Arte

Raccolto sulla sommità di un colle (412 metri) attorno al suo Duomo romanico, il borgo di Trevi (50 km da Perugia), che ha circa 7000 abitanti, si staglia sulla sottostante piana di Spoleto. Notevoli, oltre al tempio cittadino dedicato a Sant'Emiliano, il palazzo comunale d'origine quattrocentesca ma rimaneggiato fino al XIX secolo, la chiesa gotica di San Francesco e la Pinacoteca civica ricavata negli spazi dell'antico convento. Nelle sale della Pinacoteca sono esposte numerose opere della scuola pittorica umbra ed una Madonna con Bambino del Pinturicchio. Nel rinascimentale Palazzo Lucarini ha invece sede il Trevi Flash Art Museum, che ospita una pregevole collezione permanente d'arte moderna italiana e straniera.
Dove dormire
Albergo La Torre
S.S. 3 Flaminia, Km. 147 - Tel. 0742/391212
Dispone in totale di 137 camere e i prezzi a persona vanno da 82.500 lire per la doppia a 115.000 lire per la singola, compresa prima colazione. E’ un hotel ben attrezzato, perché dispone di campi da tennis, piscina olimpionica, palestra, calcetto, giardino per bambini.
Dove mangiare
Taverna del Pescatore

Località Pigge - Via Chiesa Tonda, 50 - Tel. 0742/780920
Ristorante di grande livello che si trova sul Clitumno, ex residenza di pescatori. Qui si possono gustare i gamberi di fiume, vellutata di sedano nero con lenticchie e olio nuovo, piatti a base di tartufo bianco, maialino al forno picchiettato d'aromi di bosco con ventaglio di patate di Colfiorito. Splendida la carta di vini. Menù degustazione 60.000 lire, vini esclusi. E’ gradita la prenotazione (40 posti).

MONTEFALCO
Storia-Arte

Montefalco è il colle più elevato (473 metri slm) di un sistema collinare posto ai margini occidentali della valle tra Assisi e Spoleto. Il belvedere naturale tra i più singolari della regione, ha valso alla cittadina l’appellativo di “ringhiera dell’Umbria”, da cui si ammirano Perugia, Spello, Trevi, Foligno, Bevagna, Gualdo Cattaneo, le cime degli Appennini e dei Monti Martani. Una posizione che ha conferito a Montefalco, nei secoli, un ruolo decisivo per la difesa e il controllo del territorio. Insediamento organizzato già in epoca romana, fu sede di numerose ville gentilizie come quelle del patrizio Marco Curione dal quale, secondo la tradizione, deriverebbe “Coccorone”, antico nome del luogo. Il suo nome attuale, le venne attribuito nel 1249-50, dopo il soggiorno dell’imperatore svevo Federico II, grande appassionato di caccia al falcone: Porta Federico II, ha conservato fino ad oggi anche lo stemma imperiale. Montefalco si presenta come un abitato fortificato da una doppia cinta di mura su cui si aprono cinque porte d’accesso: oltre alla già citata Porta Federico II, Porta Sant’Agostino, con merli ghibellini, Porta Camiano, Porta della Rocca e Porta San Leonardo. Le porte, i tortuosi vicoli e le antiche chiese, rimandano ad un’atmosfera sospesa nei secoli, all’opera delle gloriose magistrature comunali e degli ordini religiosi, promotori di sviluppo sociale ed economico e di un’intensa attività artistica. Città natale dell’agostiniana Santa Chiara da Montefalco, figura significativa del misticismo medievale umbro e del pittore quattrocentesco Francesco Melanzio, Montefalco ha ospitato artisti importanti che hanno lasciato testimonianze in numerosi luoghi di città. Da visitare: Museo di San Francesco: completa sintesi della storia, della cultura e della tradizione di Montefalco è il Museo di San Francesco che conserva gli affreschi delle Storie di San Francesco e di San Girolamo di Benozzo Gozzoli (1452), la Natività del Perugino, opere di Melanzio, dipinti di scuola umbra dal ‘300 al ‘700, la raccolta di Arte Minore e quella Archeologica. Piazza del Comune: sull’antica piazza circolare si affacciano il Palazzo del Comune (sec. XV), l’ex Chiesa di San Filippo Neri (sec. XVIII), oggi teatro, e significativi esempi di residenze signorili del XV secolo.
Dove dormire
Hotel Villa Pambuffetti
Viale della Vittoria, 20 - Tel. 0742/378823
Immersa in un bellissimo parco, ha in totale 15 camere (comprese quattro dependance) il cui prezzo va dalle 260.000 lire per le standard e junior suite (compresa prima colazione) alle 360.000 lire (compresa prima colazione) per la suite.
Dove mangiare
Ristorante Coccorone

Vicolo Fabbri, 7 - Tel. 0742/379535
E’ un ambiente rustico, che offre una cucina casalinga: pasta fatta a mano (stringozzi pappardelle, tagliatelle), agnello alla brace e filetto al Sagrantino sono le specialità. Sulle 50.000 lire, il conto.

FOLIGNO
Arte-storia

L’antica Fulginia si adagia nel piano, alla confluenza del fiume Topino. Di antichissima origine umbra, caduta in potere di Roma dopo la battaglia del Sentino (295 a.C), Foligno fu dapprima Municipium, quindi sede di Prefettura ed infine Statio principalis dei traffici imperiali lungo la via Flaminia. Conobbe nei secoli alterne vicende: distrutta dai Saraceni e dagli Ungari, risorse al tempo di Federico Barbarossa, si ampliò, si costituì in libero Comune e al principio del secolo XIII fu annessa allo Stato della Chiesa. Occupata nel 1227 da Guiscardo, capitano di Federico II, divenne baluardo dei Ghibellini in Umbria fino al 1305, anno in cui si affermò la Signoria guelfa dei Trinci, al cui nome è legato il periodo più florido e glorioso della sua storia. La Signoria ebbe un violento epilogo nel 1439 e la città ritornò sotto il diretto dominio della Chiesa rimanendovi, eccettuata la parentesi napoleonica, fino al 1860, allorchè entrò a far parte del Regno d’Italia. Da visitare è Piazza della Repubblica, in pieno centro della città, dove si affacciano il Duomo la cui facciata del 1200 ha un pregevole portale ornato di rilievi e mosaici, il Palazzo Trinci eretto alla fine del 1300, sede della Pinacoteca civica e del Museo Archeologico. Proseguendo per Via della Repubblica, si arriva alla Chiesa di Santa Maria Infraportas, eretta fra il 1000 e il 1100, che conserva gli affreschi del ‘400/’500, mentre nella cappella dell’Assunta, si trova un ciclo di affreschi bizantineggianti della seconda metà del 1100.
Dove dormire
Villa Roncalli

Via Roma, 25 - Tel. 0742/391091
Dispone soltanto di 10 camere doppie (70.000 lire a persona inclusa prima colazione) con la possibilità di singola (95.000 lire).
Enoiteca "Il Bacco Felice"
Via Garibaldi, 73/75 - Tel. 0742/341019
Un po’ osteria, un po’ enoteca, un po’ wine-bar. Un locale “per tirare a far tardi” (chiude alle 24) che vale una sosta: qui, eccezionali le zuppe di legumi: orzo, farro, fave, cicerchie e lenticchie, quelle dell’altopiano di Castelluccio, Annifo e Colfiorito). E poi ancora si possono gustare, accompagnati da pane casareccio di farina integrale macinata a pietra, salumi, pecorino umbro e formaggi di piccole produzioni di tutta Italia e sottoli (ortaggi e funghi) di provenienza siciliana.

SPELLO
Arte-Storia
Chiusa nelle sue fortificazioni e orgogliosa della sua identità, Spello fa risalire le sue origini addirittura a un compagno di Enea, Pelisio, perdutosi nel corso del lungo viaggio; in realtà, pare che il nome derivi da speculum (specchio), probabilmente perché il centro umbro poteva rispecchiarsi nell’acquitrino che lo circondava a valle. Le prime testimonianze certe della sua esistenza risalgono all’epoca della fondazione della romana Colonia Julia Hispellum, avvenuta in data antecedente il 27 a.C. Centro molto importante sotto Augusto, Spello acquisì il ruolo privilegiato di centro religioso dell’Umbria con Costantino, che consentì la costruzione di un tempio in onore della Gens Flavia: il rescritto con il quale Costantino designò come colonia Hispellum Flavia Costans è conservato nel Palazzo Comunale. Dalla Porta Consolare, che risale al I sec. a.C., si arriva al cuore della cittadina, dove è obbligatorio visitare la Chiesa S.Maria Maggiore, preziosa per la Cappella Baglioni ubicata all’interno, affrescata nel 1501 da Bernardo di Betto, detto il Pinturicchio, e si possono ammirare l’Annunciazione, la Natività e Disputa di Gesù coi dottori ed opere del Perugino, suo maestro. Da non dimenticare il pavimento della Chiesa, che è fatto in ceramica di Deruta, che risale al 1516.
Dove dormire
Palazzo Bocci

Via Cavour 17 - Tel. 0742/301021
E’ un albergo a quattro stelle, ha una disponibilità di 23 camere di cui 6 suite (per ogni suite, il costo è di 280.000 lire), 15 doppie (100.000 lire a persona) e 2 singole (105.000 lire) compresa prima colazione
Albergo La Bastiglia
Via dei Molini, 7 - Tel. 0742/651277
Ricavato da un vecchio frantoio, ha una disponibilità di 22 camere doppie (90.000 lire a persona compresa prima colazione) e sono arredate con mobili in stile antico. Ha un ottimo ristorante.
Dove mangiare
La Bastiglia

Via dei Molini, 7 - Tel. 0742/651277
E' un bel ristorante, ricavato da un vecchio frantoio, tutto in pietra. La fanno da padroni i grandi piatti della cucina tipica dell'Umbria. E’ gestito a livello familiare e propone un menù degustazione, sempre in evoluzione, a 60.000 lire, escluse le bevande.

SPOLETO
Arte-Storia

Divenuta celeberrima per il suo Festival, testimonia la sua storia attraverso le varie epoche che riscontriamo nelle mura, vie, chiese, palazzi: si va dall’epoca preromana fino all’alto medioevo, si hanno poi tracce tangibili di rinascimento e d'età barocca. Qui tutto è storia, in cui Spoleto fu sede di un importante ducato, longobardo e successivamente franco carolingio, e raggiunse il suo massimo splendore nell’889 con Guido II. Poi l’arrivo di Federico Barbarossa nel 1155 distrusse la città ribelle e il Ducato di Spoleto diventò una suddivisione dello Stato della Chiesa con il dominio del Papa Innocenzo III. Straoridnario Filippo Lippi negli affreschi, all’interno del Duomo, che si presenta con una maestosa facciata, affiancata da un possente campanile del 1100 ed impreziosita da un grande mosaico bizantineggiante del 1207. Sotto il portico, rinnovato in forme rinascimentali alla fine del 1400. Radicalmente trasformato è l’interno nel ‘600. Le testimonianze delle varie epoche storiche si ritrovano ovunque, dalle mura all’Arco di Druso, dai resti di un teatro romano alle Chiese di San Pietro e di San Salvatore, dal maestoso ponte delle Torri, percorribile a piedi, fino al Palazzo Comunale che ospita la Pinacoteca comunale.
Dove dormire
Hotel Gattapone

Via del Ponte, 6 - Tel. 0743/223447
E’ vicinissimo al Ponte delle Torri, ed è ideale per le fughe romantiche. Ha complessivamente 16 camere il cui costo varia dalle 115.000 alle 165.000 lire a persona, compresa prima colazione.
Hotel dei Duchi
Viale Matteotti, 4 - Tel. 0743/44541
Si affaccia sul teatro romano ed è in pieno centro storico di Spoleto. Ha in totale 49 camere di cui 2 suite (110.000 lire a persona compresa prima colazione), 46 camere doppie (80.000 lire a persona compresa prima colazione).
Dove mangiare
BARBAROSSA

Via Licina, 12 - Tel. 0743/43644
Realizzato alle porte della cittadina umbra, in un vecchio casale, si contraddistingue per l’alta qualità dei cibi: da non perdere, il riso al tartufo e la tagliata di chianina. Valida carta dei vini e conto sulle 60.000 lire.


BETTONA-TORGIANO

Storia-Arte

Ben collegata con Perugia, Todi, Orvieto, oltre che con Assisi, Bettona si affaccia su di un anfiteatro panoramico di grande fascino, creato dall’Appennino Centrale, in un semicerchio che comprende il Lago Trasimeno, Perugia, Assisi, Spello, Foligno e Montefalco. Se quest’ultima è indicata come “ringhiera dell’Umbria’, a Bettona è toccata quella di “balcone etrusco”. Ma a parte le definizioni turistiche, il paese gode di una posizione invidiabile e conserva intatto il suo percorso murario: un chilometro di mura etrusche e medioevali ben mantenute, con tanto di torri, bastioni e ponte levatoio. Il centro storico ha un bel palazzo comunale, nella cui sala consiliare c’è il coro ligneo del ‘500, poi c’è il Palazzo Biancalana con i soffitti a cassettoni e quello Baglioni, il palazzo del Podestà che ospita la Pinacoteca Comunale, con diverse opere di grande interesse: opere del Perugino, statue di Luca della Robbia, tavole del Doni, un affresco di Fiorenzo di Lorenzo. Nella piazza principale di Bettona, la chiesa di Santa Maria Maggiore del 1200, dove si trova un gonfalone del Perugino. A sei chilometri da Bottona si arriva a Torgiano. Posto su un piccolo rilievo alla confluenza del fiume Chiascio con il Tevere, Torgiano è situato a 14 Km a sud di Perugia. La posizione dell’insediamento e la sua stessa fisionomia evidenziano l’importanza dell’aspetto difensivo: le fortificazioni erette nel territorio avevano caratteristiche comuni alle strutture difensive umbre dei secoli XIII-XIV: ordinamento a mura e torri, con pianta del castello modellata in base alla configurazione del terreno. I camminamenti che, scavati nei banchi d'arenarie compatte e d'argilla consolidata, percorrono ancora il sottosuolo di Torgiano, sono stati, nel tempo, adibiti a cantine, della Pieve e dei palazzi. Sono visibili tracce significative dell’antica cinta muraria, mentre ben conservata è la Torre di Guardia. Da non mancare, il Museo del vino, con centinaia di oggetti rari che vanno dai vasi greci alle ceramiche medievali, a oggetti di archeologia della cantina e della vendemmia.
Ben collegata con Perugia, Todi, Orvieto, oltre che con Assisi, Bettona si affaccia su di un anfiteatro panoramico di grande fascino, creato dall’Appennino Centrale, in un semicerchio che comprende il Lago Trasimeno, Perugia, Assisi, Spello, Foligno e Montefalco. Se quest’ultima è indicata come “ringhiera dell’Umbria’, a Bettona è toccata quella di “balcone etrusco”. Ma a parte le definizioni turistiche, il paese gode di una posizione invidiabile e conserva intatto il suo percorso murario: un chilometro di mura etrusche e medioevali ben mantenute, con tanto di torri, bastioni e ponte levatoio. Il centro storico ha un bel palazzo comunale, nella cui sala consiliare c’è il coro ligneo del ‘500, poi c’è il Palazzo Biancalana con i soffitti a cassettoni e quello Baglioni, il palazzo del Podestà che ospita la Pinacoteca Comunale, con diverse opere di grande interesse: opere del Perugino, statue di Luca della Robbia, tavole del Doni, un affresco di Fiorenzo di Lorenzo. Nella piazza principale di Bettona, la chiesa di Santa Maria Maggiore del 1200, dove si trova un gonfalone del Perugino. A sei chilometri da Bottona si arriva a Torgiano. Posto su un piccolo rilievo alla confluenza del fiume Chiascio con il Tevere, Torgiano è situato a 14 Km a sud di Perugia. La posizione dell’insediamento e la sua stessa fisionomia evidenziano l’importanza dell’aspetto difensivo: le fortificazioni erette nel territorio avevano caratteristiche comuni alle strutture difensive umbre dei secoli XIII-XIV: ordinamento a mura e torri, con pianta del castello modellata in base alla configurazione del terreno. I camminamenti che, scavati nei banchi d'arenarie compatte e d'argilla consolidata, percorrono ancora il sottosuolo di Torgiano, sono stati, nel tempo, adibiti a cantine, della Pieve e dei palazzi. Sono visibili tracce significative dell’antica cinta muraria, mentre ben conservata è la Torre di Guardia. Da non mancare, il Museo del vino, con centinaia di oggetti rari che vanno dai vasi greci alle ceramiche medievali, a oggetti di archeologia della cantina e della vendemmia.
Dove dormire
Le Tre Vaselle

Via Garibaldi, 48 - Tel. 075/9880447
Questo albergo, ospitato in un palazzo rinascimentale, è uno dei migliori del Centro Italia. Ha in totale 48 camere (230.000-350.000) e 12 appartamenti.
Dove mangiare
Ristorante Le Melagrane

Via Garibaldi, 48 - Tel. 075/9880447
E’ una sosta storica della buona cucina umbra (da segnalare, la zuppa di farro e lenticchie di Castelluccio con cozze e gamberi). Buona carta dei vini (con tante etichette, naturalmente, Lungarotti) e conto sulle 70.000 lire.

INFORMAZIONI GENERALI
Centro Agro Alimentare dell’Umbria - Tel. 0742/344214
APT di Foligno - Tel. 0742/354459/354165


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