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PIZZERIE D’ITALIA 2019

Pizzerie d’Italia 2019 by Gambero Rosso: Tre Rotelle tutte conferme, nei Tre Spicchi 12 new entry

Novità 2019 l’introduzione di punteggi: 80/100 alla pizza, ad ambiente e servizio 10/100 a testa. Il massimo 96/100 a Pepe in Grani e I Tigli
GAMBERO ROSSO, PIZZA, PIZZA GOURMET, Non Solo Vino
Pepe in Grani e I Tigli le pizzerie che hanno ottenuto il punteggio più alto, 96/100

Le Tre Rotelle tutte confermate, nei Tre Spicchi invece ben 12 new entry: la guida Pizzerie d’Italia 2019 del Gambero Rosso ha emesso i suoi verdetti anche per questa edizione, la n. 7. Alla premiazione di ieri a Napoli a Palazzo Caraccioli, i pizzaioli migliori di tutto lo Stivale si sono riuniti per ricevere i Tre Spicchi (per le pizzerie “tradizionali”) o le Tre Rotelle (per le pizzerie a taglio), dimostrando come la pizza sia sì un prodotto tradizionale e simbolo dell’italianità nel mondo, ma come anche questa sia sempre più interessata al panorama della qualità, dell’attenzione alle materie prime, alla sperimentazione gourmet (senza tradire tropo la tradizione).
Le 10 Tre Rotelle sono tutte conferme, mentre tra i 62 Tre Spicchi, come anticipato, sono state 12 le pizzerie per la prima volta riconosciute dal Gambero Rosso, divise tra “pizza napoletana”, “pizza all’italiana” e “pizza a degustazione”:
nella prima categoria le new entry sono state Casa Vitiello a Caserta, unica in Campania. Gli altri sono Battil’Oro Fuochi + Spiriti + Lievitia Seravezza, con cui Gennaro Battiloro ha compiuto il passo di un’insegna a suo nome dopo svariate esperienze, Officine del Cibo a Sarzana (e un Tre Spicchi arriva in Liguria), Al Fresco a Firenze (con la firma di Romualdo Rizzuti, che di Tre Spicchi fa il bis con il suo locale Le Follie di Romualdo), Guglielmo Vuolo Verona, e poi Il Vecchio e il Mare (di nuovo a Firenze). Per la categoria della pizza all’italiana, invece, la novità è Seu Pizza Illuminati a Roma; per quella della pizza a degustazione sono Sesto Gusto, Da Ezio ad Alano di Piave dove Denis Lovatel ha raccolto l’eredità di papà Ezio e costruito il suo varco personale, La Pergola a Radicondoli, attiva dagli anni Settanta e dove la creatività unita al “chilometro vero” ha permesso a Tommaso Vatti di segnare la svolta, La Ventola a Rosignano Marittimo (pure qui, una storica conduzione familiare che ha saputo rinnovarsi) e L’Osteria di Birra del Borgo a Roma, con Luca Pezzetta e una bella sperimentazione che procede di concerto con l’anima brassicola.
Le novità della guida però non sono state solo le pizzerie new entry: grande introduzione di quest’anno sono i punteggi, che vanno ad affiancare gli ormai classici riconoscimenti dei Tre Spicchi e delle Tre Rotelle, e che sono il frutto della somma di tre voci. A partire da quella che riveste il peso maggiore, la pizza (80/100): una sola parola che raccoglie un giudizio costruito analizzando ogni fase della lavorazione, quindi dall’impasto fino a cottura e topping. E poi l’ambiente e il servizio, quest’ultimo comprensivo pure della proposta beverage: 10/100 a testa. Il nuovo sistema dei punteggi ha fissato, almeno per quest’anno, il massimo voto assegnato a 96/100, ottenuti solamente da Pepe in Grani di Franco Pepe (giudicata miglior pizzeria d’Italia dalla guida online 50 Top Pizza), nella categoria “pizza napoletana”, e I Tigli di San Bonifacio (Verona) col suo pizzaiolo Simone Padoan, nella categoria “pizza a degustazione”.
Per niente una novità invece è la sezione che la guida dedica alle Pizze dell’anno, una per ogni categoria: nell’edizione 2019 sono la “Dalla Terra”, pizza a degustazione del Gigi Pipa a Este (Fiordilatte pugliese, ricotta di capra, indivia brasata, broccoli verdi, puntarelle, crema di carote allo zenzero, polvere di rape rosse), la “Hops, ho fatto un cocktail di gamberi!” di Giangi’s Pizza ad Arianelli, nella categoria “pizza all’italiana” (burrata pugliese, gamberetti marinati al gin, succo d’arancia e Cointreau, asparagi selvatici, pomodorino giallo, fiori di fiordaliso ed extravergine agrumato), la napoletana “Lungomare Caracciolo” del Guglielmo Vuolo Verona (fiordilatte, alici fritte, alghe croccanti e limone grattugiato), la “Pizzocchera”, la pizza al taglio di Alimento a Brescia (caciotta, patate e verze, burro di montagna, Silter della Val Camonica) e la pizza dolce di Seu Pizza Illuminati di Roma, la “Tra fior di fragola e croccante” (zucchero di canna, fragole in osmosi, coulis di fragola, mantecato di ricotta e lime, croccante home made di frutta secca).
Largo spazio anche a premi speciali, primo fra tutti quello ai Pizzaioli Emergenti, vero motore del settore a cui la guida riconosce il coraggio di sperimentare senza perdere il contatto con le radici: Luca Mastracci del Pupillo Pura Pizza di Priverno (Latina) e Valentino Tafuri del 3 Voglie di Battipaglia (Salerno). Premi anche per La migliore carta delle bevande e a I Maestri dell’impasto.

Focus: tutte le pizzerie premiate dalla guida Pizzerie d’Italia 2019 del Gambero Rosso

I Tre Spicchi
Categoria “Pizza Napoletana”

96
Pepe in Grani - Caiazzo (Caserta)
95
La Filiale a L’Albereta - Erbusco (Brescia)
94
La Notizia - Napoli
92
Le Follie di Romualdo - Firenze
Battil’Oro Fuochi + Lieviti + Spiriti - Seravezza (Lucca)
50 Kalò - Napoli
Sorbillo - Napoli
Pizzeria Salvo - San Giorgio a Cremano (Napoli)
91
Officine del Cibo - Sarzana (La Spezia)
Montegrigna by Tric Trac - Legnano (Milano)
Enosteria Lipen - Triuggio (Monza Brianza)
’O Scugnizzo - Arezzo
Al Fresco - Firenze
I Masanielli - Caserta
Oliva - da Concettina ai Tre Santi - Napoli
90
Perbacco - La Morra (Cuneo)
Guglielmo Vuolo Verona - Verona
Giotto - Firenze
Il Vecchio e il Mare - Firenze
Kambusa - Massarosa (Lucca)
Mamma Rosa - Ortezzano (Fermo)
Casa Vitiello - Caserta
Da Attilio alla Pignasecca - Napoli
Starita - Napoli
Villa Giovanna - Ottaviano (Napoli)
Era Ora - Palma Campania (Napoli)
Fandango - Filiano (Potenza)

Categoria “Pizza all’Italiana”

91
Libery Pizza & Artigianal Beer - Torino
Proloco Dol - Roma
Framento - Cagliari
90
Piccola Piedigrotta - Reggio Emilia
La Gatta Mangiona - Roma
Pro Loco Pinciano - Roma
Seu Pizza Illuminati - Roma
Sforno - Roma
Tonda - Roma
Giangi’s Pizza - Arielli (Chieti)
La Sorgente - Guardiagrele (Chieti)
La Braciera - Palermo

Categoria “Pizza a Degustazione”
96
I Tigli - San Bonifacio (Verona)
94
Saporè - San Martino Buon Albergo (Verona)
93
L’Osteria di Birra del Borgo - Roma
92
Gusto Divino - Saluzzo (Cuneo)
SestoGusto - Torino
Apogeo Giovannini - Pietrasanta (Lucca)
91
Patrick Ricci. Terra, Grani, Esplorazioni - San Mauro Torinese (Torino)
Sirani - Bagnolo Mella (Brescia)
Dry Milano - Solferino - Milano
Ottocento - Bassano del Grappa (Vicenza)
Mediterraneo - Brugnera (Pordenone)
La Divina Pizza - Firenze
Lo Spela - Greve in Chianti (Firenze)
In Fucina - Roma
Piano B - Siracusa
90
Da Ezio - Alano di Piave (Belluno)
Gigi Pipa - Este (Padova)
Berberè - Castel Maggiore (Bologna)
La Pergola - Radicondoli (Siena)
La Ventola - Rosignano Marittimo (Livorno)
Agriturismo Il Casaletto - Viterbo
Percorsi di Gusto - L’Aquila

Le Tre Rotelle
95
Pizzarium - Roma
94
Saporè Pizza Bakery - San Martino Buon Albergo (Verona)
92
Pizzarium - Lucca
Panificio Bonci - Roma
’O Sfizio d’ ’a Notizia - Napoli
Pizzamore - Acri (Cosenza)
91
Masardona - Napoli
Pizzeria Bosco - Tempio Pausania
90
Menchetti - Arezzo
Pizzeria Sancho - Fiumicino (Roma)

I Premi Speciali
La migliore carta delle bevande
ZenZero Osteria della Pizza - Pisa
Oliva - da Concettina ai Tre Santi - Napoli

I Maestri dell’impasto
Gennaro Battiloro - Battil’Oro Fuochi + Lieviti + Spiriti - Seravezza (Lucca)
Francesco e Salvatore Salvo - Pizzeria Salvo - San Giorgio a Cremano (Napoli)

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