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POESIA, MUSICA, CINEMA, PITTURA E TEATRO PER GUSTARE IL VINO NON SOLO NEL BICCHIERE, MA IN TUTTI I SENSI: DAL 3 AL 23 APRILE, VERONA OSPITA “ARS VINENDI”, PROGRAMMA OFF CON EVENTI & ARTISTI AD ANIMARE LA CITTA, PER VINITALY E NON SOLO

A Verona c’è un modo nuovo per gustare il vino, non solo nel bicchiere, ma in tutti i sensi, con la poesia e la musica, il cinema, la pittura ed il teatro. Dal 3 al 23 aprile è di scena “Ars Vinendi”, un programma off ideato da Officina Contemporanea, associazione culturale impegnata nell’innovazione delle arti e mestieri del territorio, con mostre, incontri e tanti artisti che, per Vinitaly (VeronaFiere, dall’8 al 12 aprile), uno degli eventi più importanti dell’enologia internazionale, e non solo, racconteranno il vino attraverso tutte le arti, nei negozi, locali, gallerie e spazi pubblici del centro storico della città (info: www.officinacontemporanea.org).
Reading di poesia, action teatrali, concerti e performance di pittura, sullo sfondo dei negozi e degli spazi pubblici del centro storico di Verona, saranno al centro dei “Laboratori Ars Vinendi. Momenti d’arte nel vino” (8, 9 e 10 aprile), con artisti delle diverse discipline che si cimenteranno con il tema del vino. L’Accademia Cignaroli ospiterà invece il convegno “La ricerca e il design nel mondo del vino”, una riflessione interdisciplinare sul ruolo del design nel posizionamento del vino e dei suoi territori in futuro, con designer e architetti che dialogheranno con la tradizione dell’insegnamento accademico (8 aprile).
Il 9 aprile sarà Palazzo dei Mutilati a far da sfondo al Convegno “L’architettura nelle terre del vino”, una tavola rotanda alla quale parteciperanno, tra gli altri, le “Città del Vino” e l’Istituto Nazionale di Urbanistica, insieme agli architetti Marco Casamonti, Filippo Bricolo ed Edoardo Milesi. E se nelle vetrine dei negozi si potranno ammirare decanter e bicchieri firmati da famosi architetti e designer, protagonisti della mostra “Wine & Design” (3-13 aprile), il Palazzo della Gran Guardia sarà la prestigiosa sede dell’esposizione “Una tavola lunga un secolo”, originale percorso espositivo dedicato all’evoluzione della cucina italiana nel corso del XX secolo - da Ballarini 1889 a Richard Ginori 1735 - per proporre una lettura della storia della cucina italiana come cultura strettamente connessa ai luoghi, al tessuto sociale, ai grandi avvenimenti storici, alle tecnologie disponibili e a numerose altre variabili.

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