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PREMIO ATTEMS: IL COLLIO A 360 GRADI. PREMIATI DUE LAUREATI, ELENA ZANON E SIMONE DIEGO CASTELLARIN, OLTRE ALLA GIORNALISTA CARLA CAPALBO DELLA RIVISTA INGLESE “DECANTER” E COLLABORATRICE DI WINENEWS

Nato nel 2003, il Premio Sigismondo Douglas Attems di Petzenstein si sta affermando sempre di più a livello internazionale per l’attenzione rivolta, non solo alla ricerca scientifica e alla collaborazione tra mondo vitivinicolo friulano e il mondo delle Università, ma soprattutto per la promozione del territorio del Collio. Quest’anno sono stati premiati lavori che tracciano un’immagine a 360 gradi del territorio Collio: una tesi che indaga sul comparto vitivinicolo ponendo il Collio come marchio di traino per tutto il “vigneto Friuli Venezia Giulia”; un dottorato di ricerca che continua nello studio della mappatura del genoma della vite e un articolo che ha saputo cogliere gli aspetti più particolari di un territorio splendido e unico qual è il Collio.
Il “premio di laurea” è andato a Elena Zanon, residente a Vittorio Veneto, che ha ottenuto il Diploma di Laurea in Relazioni Pubbliche con la tesi dal titolo: “Quale futuro per il Collio? Analisi strategica del comparto vitivinicolo in Friuli Venezia Giulia”. Il lavoro si pone un ambizioso obiettivo: identificare una strategia che potesse integrare e ottimizzare la promozione del comparto a livello regionale facendo leva sulle specificità delle diverse denominazioni, ma avendo come punta di diamante il “marchio Collio”. Dalla tesi è emersa la necessità di rafforzamento dei marchi territoriali forti, comunicazione integrata e sforzo concentrato per associare il nome Friuli all’immagine del vino di eccellenza prodotto in un territorio di eccellenza.
L’altro premio è andato a Simone Diego Castellarin, residente a Casarsa La Delizia per il dottorato di ricerca dal titolo “Flavonoid biosynthesis in grapevine: genetic control and response to water availability”. L’argomento è lo studio della biosintesi dei flavonoidi (composti appartenenti ai polifenoli) in vite attraverso l’esame del controllo genetico di tale sintesi e delle modificazioni indotte su di essa da fattori abiotici, in particolare della disponibilità di acqua. Dal punto di vista applicativo la tesi fornisce conoscenze che consentono di modulare meglio l’irrigazione del vigneto, al fine di ottenere risultati di miglioramento qualitativo delle uve rosse e dei vini da esse ottenuti. Si tratta di un lavoro che andrà pubblicato sulle riviste scientifiche internazionali e che fornisce originale contributo alla conoscenza del metabolismo delle antocianine della vite.
La sezione giornalistica è andata, invece, l’americana Carla Capalbo, famosa autrice di libri di gastronomia, collabora con grandi testate internazionali, tra cui “The Indipendent”, “The Daily Telegraph”, “Fine Wine Magazine”, “Cucina & Vini”, “Decanter”, “WineNews”. Il servizio premiato è chiaramente sul Collio che la giornalista ha scritto per la rivista “Decanter”, nel quale ha saputo cogliere tutte le sfumature di questa straordinaria terra nella quale si sono fuse diverse identità e che pur presenta caratteri di unicità; l’autrice ha poi saputo comunicare con equilibrio e stile le aree vocate a ciascuna varietà di produzione; quello che ha colpito di più i lettori della rivista internazionale, e la giuria, è l’aver saputo cogliere tutte queste carature dall’incontro con i protagonisti del Collio.

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