Ruotano soprattutto attorno alla quantità di mosto da destinare alla distillazione di crisi, individuata per fronteggiare la situazione di estrema difficoltà che ha colpito il settore vitivinicolo, i motivi della protesta che hanno indotto i viticoltori (a cui si sono aggiunti poi i produttori di pomodoro) a bloccare questa mattina le autostrade A16 e A14 (quest'ultima in direzione sud-nord) e la statale 16 bis, a Cerignola (Foggia).
La proposta di ricorrere alla distillazione di crisi era stata individuata dal Ministro per le Politiche Agricole, Gianni Alemanno, che più volte aveva espresso l'intenzione di rivolgersi all'Unione Europea per chiedere la distillazione di 4 milioni di ettolitri di mosto. La distillazione di crisi consentirebbe alle cantine a disfarsi del mosto prodotto lo scorso anno e ancora stoccato nei silos: in questo modo le cantine potrebbero acquistare nuovo mosto e avviare la campagna dell'uva.
Quattro milioni di ettolitri sono però stati giudicati troppo pochi dalle cantine, che chiedono invece lo smaltimento di 10 milioni di ettolitri di mosto.
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