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PUBBLICO & PRIVATO, IL MODELLO MONTEPULCIANO. TANTE E CONCRETE LE INIZIATIVE DEI PRODUTTORI E DEL CONSORZIO DEL VINO NOBILE PER RECUPERARE I MONUMENTI DELLA PERLA DEL ‘500 TOSCANO. ULTIMO ESEMPIO: LA FORTEZZA MEDICEA

Quando i privati si “frugano” in tasca per recuperare e mantenere il patrimonio pubblico, architettonico ed artistico, di un territorio, che è parte del valore aggiunto anche del loro lavoro e del loro prodotto. Ecco quello che hanno fatto i produttori del Consorzio del Nobile di Montepulciano, da decenni a fianco del Comune della “perla del ‘500”, che dopo importanti monumenti, come un palazzo del Comune che ospita la sede del Consorzio, il Pozzo dei Grifi e dei Leoni in Piazza Grande ed altre opere, hanno contribuito per il 50% (sugli oltre 700.000 euro) alla prima parte del restauro della Fortezza medica, di proprietà comunale (pubblica), per farla diventare il complesso un centro espositivo internazionale. Uno dei rarissimi esempi di efficace e virtuosa (e intimamente sentita dalle parti in causa) collaborazione tra pubblico e privato nei territori del vino italiano che, a Montepulciano, si manifesta anche in tante altre occasioni, con il sostegno dei produttori vinicoli a manifestazioni importanti come il Cantiere internazionale d’Arte o il Bravio delle Botti. “Valorizzare una città che comunque ci aiuta a farci conoscere nel mondo è un dovere civico ed etico da parte dei produttori, che vendendo il vino, vendono anche un po’ Montepulciano” spiega il direttore del Consorzio Paolo Solini. Messaggio che ci sentiamo di sottoscrivere al 100%. Chapeau!

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