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QUALE SARÀ IL FUTURO DELL’ENOLOGIA ITALIANA? SE NE PARLA AL CONGRESSO NAZIONALE AIS DOMANI A PERUGIA CON I MASSIMI “ADDETTI AI LAVORI”: DA ANTINORI A ZONIN DA TASCA A ZANELLA (CA’ DEL BOSCO), DA FIRRIATO A CAPRAI. MODERA LAMBERTO SPOSINI

Il vino italiano si interroga sul suo futuro, nel Congresso nazionale n. 44 dell’Associazione Italiana Sommelier, fino al 4 ottobre a Perugia. Lo fa con il contributo dei massimi “addetti ai lavori” italiani, da Piero Antinori a Gianni Zonin, da Lucio Tasca a Maurizio Zanella, da Vinzia Di Gaetano (Firriato) a Marco Caprai. L’appuntamento è con la tavola rotonda, di scena il 2 ottobre alle ore 10.30 nella Rocca Paolina, dal titolo “Perché l’Italia del vino non riesce a fare sistema?”, dove si discuteranno anche le possibili strategie anti-crisi. Naturale che l’argomento sia fatto proprio dall’Ais, punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, che si pone al servizio del consumatore e del mondo vinicolo, creando un “sistema” che esalta il patrimonio identitario e territoriale, all’insegna di qualità e differenziazione. Seguiranno iniziative come le degustazioni di vini dell’Umbria e la proclamazione del “Primo Sommelier d’Italia 2010 - Premio Franciacorta”. Rumors indicano, intanto, Antonio Maietta, collaboratore della guida “Duemilavini”, nuovo presidente Ais. Info: www.sommelier.it.

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