Duca di Salaparuta (gruppo Illva di Saronno, che comprende anche i marchi Florio e Corvo) distribuirà in Italia, in esclusiva, le etichette di Borgo Scopeto (Chianti Classico), Caparzo (Brunello di Montalcino) e Doga delle Clavule (Morellino di Scansano).
Un accordo all’insegna della sinergia tra un grande gruppo, Duca di Salaparuta, e “chicche” enologiche, unite nella proprietà dall’imprenditrice Elisabetta Gnudi Angelini, che da un lato rende più incisiva sul mercato, in questo caso italiano, uno dei più difficili, l’offerta delle eccellenti e piccole produzioni delle tre cantine toscane e, al contempo, “nobilita” ancora di più l’offerta di un grande gruppo come quello siciliano. Come dire, l’unione della forza distributiva e di una piccola produzione di eccellenza fa la forza.
“Credo che sia proprio l’unione a fare la forza - spiega a WineNews Elisabetta Gnudi Angelini a capo delle cantine toscane Borgo Scopeto, Caparzo, Doga delle Clavule e Altesino (quest’ultima non compresa nell’accordo con la Duca di Salaparuta) - rappresenti il futuro commerciale del vino. Un’unione che mette insieme la forza della logistica di un grande gruppo con la produzione d’eccellenza, per essere più preparati al futuro e alle sfide del mercato. Un accordo che abbiamo stretto con una azienda importante - conclude Gnudi - ma che resta guidata da una famiglia italiana, i Reina, e non è quindi una multinazionale dove a prevalere è soltanto la logica dei numeri e non l’umanità”.
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