La migrazione italiana in Italia e all’estero, con storie di vini e di persone: un tema profondo che celebra il legame tra territori enologici e identità culturale, esplorando le vicende di chi, portando con sé le tradizioni vinicole, ha saputo creare eccellenze in terre lontane o in nuove regioni italiane. É questo il tema del concorso letterario “Racconti intorno al vino”, dell’Associazione Nazionale Città del Vino, edizione n. 5, dedicato alla memoria di Nino D’Antonio, figura di spicco nel panorama culturale italiano. Docente universitario, scrittore, giornalista e Ambasciatore delle Città del Vino, Nino D’Antonio ha saputo raccontare con maestria storie di territori, vini e personaggi, lasciando un segno indelebile con la sua eloquenza e passione. Il concorso si arricchisce della collaborazione con il Gruppo Ermada Flavio Vidonis, promotore del festival letterario “Duino&Book”, un evento che anima la città triestina di Duino Aurisina, simbolo di connessione culturale al confine del Carso. La casa editrice Jolly Roger si occuperà della pubblicazione e distribuzione del libro che raccoglierà i racconti selezionati. Gli autori interessati potranno presentare i loro racconti inediti, scritti in italiano e della lunghezza compresa tra 15.000 e 40.000 battute. Ogni partecipante potrà inviare un unico elaborato entro il 30 aprile 2025. La giuria, composta da esperti di riconosciuta autorevolezza, assegnerà 4 premi da 500 euro e un premio internazionale da 500 euro. L’organizzazione si riserva la possibilità di ampliare il numero dei premi con eventuali menzioni o altri riconoscimenti che verranno corrisposti dal Gruppo Ermada Flavio Vidonis, un’associazione culturale italiana che opera principalmente nell’ambito della valorizzazione storica, culturale e ambientale del Carso triestino e delle zone limitrofe, all’Associazione Nazionale Città del Vino. La cerimonia di premiazione si terrà tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre 2025, durante la Convention d’Autunno delle Città del Vino, ospitata nei suggestivi Castelli Romani.
“Sono convinto che il territorio saprà farsi trovare preparato e saprà raccontare tutto il bello e il buono di queste terre, dove la biodiversità e il rispetto della natura e dello stile di vita rurale rappresentano il principale valore. Per l’Associazione, questo riconoscimento europeo riveste una grande importanza; ma intanto stiamo già pensando al prossimo anno. È infatti già disponibile il bando riservato ai Comuni Città del Vino per candidarsi a Città Italiana del Vino 2025. Ogni anno puntiamo i nostri riflettori su di uno specifico territorio coinvolgendo le comunità locali e tutti gli attori protagonisti della filiera enoturistica e agroalimentare”, conclude Angelo Radica, presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino.
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