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RECLAMI PER IL CARO-PREZZI, AI PRIMI POSTI SI COLLOCANO PANE, LATTE E PASTA. NON C’E’ INVECE IL VINO TRA GLI AUMENTI RITENUTI INGIUSTIFICATI: FORSE I CONSUMATORI NON LO RITENGONO PIU’ UN PRODOTTO DI PRIMA NECESSITA’?

Ogni giorno decine di consumatori di tutta Italia alzano la cornetta per denunciare al numero verde di Mr. Prezzi (800955959, dal lunedì al venerdi fino alle ore 15), l’osservatorio istituito dalla Camere di Commercio, speculazioni o aumenti ingiustificati. Vince su tutti il caro-cibo: ai primi posti si piazzano pane, latte, pasta, frutta, ma nel mirino finiscono anche acciughe, yogurt, fette biscottate, formaggio e farina. Grande assente invece il vino, non certo perché esente da rincari, ma perché non più ritenuto un prodotto di prima necessità, e definitivamente passato nella lista dei beni superflui. Le associazioni dei consumatori da tempo sostengono che una famiglia media spende quasi 8.000 euro in più rispetto a sei anni fa: una vera emergenza che riguarda sempre più persone. Al punto che la querelle è incentrata su prodotti alla base dell’alimentazione quotidiana, come il pane, e non prodotti i considerati, al pari del vino, dei veri e propri piccoli “lussi”.

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