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RIPORTARE IL TASSO ALCOLEMICO PER LA GUIDA DA 0,5 A 0,8 GRAMMI PER LITRO DI SANGUE? UNA POSSIBILITÀ CONCRETA. A DIRLO PAOLO CASTELLETTI, SEGRETARIO GENERALE DELL’UNIONE ITALIANI VINI

“Esiste una concreta possibilità di elevare la soglia massima di alcol nel sangue consentita per guidare da 0,5 a 0,8 grammi/litro”: parole di Paolo Castelletti, segretario generale della Confederazione Italiana della Vite e del Vino - Unione Italiana Vini, che sul settimanale “Il Corriere Vinicolo” ha commentato così l’audizione dell’Unione italiana Vini con il presidente della Commissione Lavori Pubblici del Senato, Luigi Grillo. L’occasione è stata, ad inizio novembre, proprio l’esame dei disegni di legge in materia di sicurezza stradale. Un risultato in cui sperano in tanti nella filiera del vino, dai produttori ai gestori di locali, e che potrebbe essere raggiunto “attraverso un approccio ragionato alle pratiche di consumo del vino, che ricordiamo essere a tutti gli effetti un prodotto della cultura dell’uomo e perciò intrinsecamente connesso alla sua sfera sociale”. Vino che, invece di essere tutelato come patrimonio nazionale, è stato l’oggetto sbagliato di una campagna guidata da un neoproibizionismo miope, che ha puntato sul divieto piuttosto che sull’educazione. E su questo “l’intero settore del vino ha avviato una riflessione strategica su questa sfida. Il modo più efficace per prevenire abuso e cattivo uso di alcol rimane quello di istituire programmi educativi, basati su evidenze scientifiche che tengano conto degli specifici modelli di consumo e delle particolarità di ciascuna regione, in collaborazione con le autorità e con le parti interessate”. Tra i punti condivisi da tutta la filiera, c’è quello della distinzione del vino, di certo non consumato per lo sballo, dagli altri tipi di alcolici e super alcolici.

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