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ADDIO STORICO

Robert Parker esce di scena, per il futuro l’ipotesi di “Wine Advocate” al 100% alla Michelin

Il re della critica enoica mondiale fa un altro passo indietro, e l’idea che la guida francese punti forte sul vino si fa largo nell’ambiente ...
ROBERT PARKER, THE WINE ADVOCATE, Mondo
Il “Wine Advocate” Robert Parker

Robert Parker, il wine writer che ha rivoluzionato, con i suoi punteggi, la storia della critica enoica, diventando presto il naso più influente nel mondo del vino, capace con un 100/100 di decretare il successo globale di un’etichetta, esce di scena. Una mossa forse inaspettata, che apre le porte ad un’ipotesi che circola, nell’ambiente, da almeno due anni: il passaggio di “Wine Advocate” alla Michelin (che già nel 2017 aveva acquisito il 40% della società, dal 2012 in mano allo stesso Parker e ad un fondo asiatico) è ormai realtà. A dare l’annuncio dell’addio del re della critica enoica mondiale, un’editoriale pubblicato sul sito di Robert Parker firmato da Lisa Perotti-Brown, editor di Wine Advocate, che ripercorre la lunga storia del re dei critici enoici, iniziata nel lontano 1967, all’epoca del primo viaggio in Francia di un Robert Parker ancora al college: è allora che nasce l’idea che prenderà forma nel 1978, quella di una pubblicazione tutta sua, il “The Baltimore-Washington Wine Advocate”, dove compaiono le prime schede di degustazione firmate da Parker, diventato nel 1979 “The Wine Advocate”, ma è solo nel 1984 che la professione di critico prende definitivamente il sopravvento su quella di avvocato. Da qual momento, l’importanza ed il ruolo di Robert Parker nel panorama della critica gastronomica è tutta in ascesa, almeno fino al 2012, quando decide di imprimere una svolta netta ad una carriera già quasi quarantennale: la maggioranza delle quote di “Wine Advocate” passa, per 15 milioni di dollari, nelle mani di un fondo asiatico. È il primo passo indietro, ma Robert Parker continua a guidare le degustazioni di Francia e California fino al 2017, quando il gruppo Michelin acquisisce il 40% della società di Robert Parker e del fondo asiatico. Gli assaggi, da quel momento, diventano appannaggio della squadra di “Wine Advocate” e l’avvocato del vino si concentra esclusivamente sui grandi eventi e le degustazioni che per un biennio ha organizzato e guidato in tutta l’Asia. Il resto, è storia recente, ancora tutta da scrivere.

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