I vini più venduti rimangono quelli nella fascia di prezzo compresa tra i 2,5 euro e i 5 euro, ma nella grande distribuzione c’è sempre più spazio anche per le bottiglie di grande qualità: è emerso, oggi, a Torino, al Salone del Vino, in un convegno, al quale hanno partecipato Carrerfour, Crai e altri dirigenti della Gdo. Un canale che vede ormai transitare oltre il 40% delle vendite di vino (divise tra un 60% di prodotto imbottigliato e un restante 40% di confezioni in brick) e che segue da vicino le nuove abitudini di consumo degli italiani che ormai vivono sempre più la bottiglia, specie se pregiata e di qualità, come un momento di gratificazione, di piacere, da gustare in compagnia o per brindare a un’occasione speciale. E sullo scaffale di iper e super ecco fiorire le etichette di qualità e di prezzo anche più elevato, con fasce superiori ai 25 euro, accanto alle normali bottiglie destinate a un consumo quotidiano. Merito anche dell’effetto promozione che la grande distribuzione sta riuscendo ad imporre anche al vino di qualità che favorisce l’abbassamento dei prezzi, aumenta le vendite e “stuzzica” l’interesse dei consumatori.
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