SCRIVERE DI VINO È ORMAI COSA DIFFUSA, MA SCRIVERE CON IL VINO NON È ROBA DA TUTTI I GIORNI. AD OVVIARE AL PROBLEMA CI HA PENSATO L’AZIENDA SPAGNOLA, CASA MARIOL, CHE HA PROGETTATO UN “WINE INK” UN INCHIOSTRO PRODOTTO CON UVE CABERNET-SAUVIGNON

Scrivere di vino è cosa azione diffusa, ma scrivere con il vino non è roba da tutti i giorni. E non parliamo di immergere un dito in un bicchiere di vino e comporre strani segni su una tovaglia bianca, ma di un vero e proprio inchiostro fatto con il nettare di Bacco. L’idea è venuta ad un’azienda spagnola, Casa Mariol, che ha progettato un “wine ink” (mischiando le uve cabernet-sauvignon dei propri vigneti con l’inchiostro) da mettere in delle penne stilografiche per creare un oggetto volutamente “eno-chic”. “Le cartucce, di colore rosso - precisano dall’azienda catalana - non sono bevibili”. Ma di certo potranno rendere più inebriante un qualsiasi testo (http://www.youtube.com/watch?v=Er5e_w0qj50).