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SCUOLA DI VINO TRA LE GRANDI FAMIGLIE DELL’ENOLOGIA TOSCANA CON LA “SUMMER SCHOOL” DI SCIENZE GASTRONOMICHE DI PARMA: BIONDI SANTI E BANFI A MONTALCINO, INCISA DELLA ROCCHETTA A BOLGHERI, FRESCOBALDI NEL CHIANTI E CONTINI BONACCOSI A CARMIGNANO

Alla ricerca del vino italiano attraverso le grandi famiglie di Toscana: dal 28 al 30 giugno, gli studenti del corso di laurea in Scienze Gastronomiche della Facoltà di Agraria dell’Università di Parma saranno protagonisti di un tour della “Summer School” dall’Ateneo parmense, sulle tracce del Bolgheri e del Brunello di Montalcino, del Carmignano e del Chianti Rufina, raccontato attraverso le storie delle famiglie del vino e le tradizioni vitivinicole tramandate di generazione in generazione: da Biondi Santi, che a “Il Greppo” (www.biondisanti.it) ha inventato a fine 1800 e custodisce ancora oggi il Brunello di Montalcino, all’esperienza più recente ma non meno importante della famiglia Mariani, che con “Castello Banfi” (www.castellobanfi.it) lo ha rilanciato nel mondo; dai Marchesi Incisa della Rocchetta, creatori del Sassicaia in quel di Bolgheri, nella “Tenuta San Guido” (www.sassicaia.com), passando per la storia dei Marchesi de’ Frescobaldi e di “Castello di Nipozzano” (www.frescobaldi.it), e dei Conti Contini Bonaccossi di “Tenuta di Capezzana” (www.capezzana.it).

La prima tappa del tour, guidato dai docenti Silvana Chiesa (Storia e cultura dell’alimentazione), Paolo Tegoni (Degustazione critica) e Andrea Fabbri (viticoltura e olivicoltura) è sulle colline di Carmignano, nella cantina della Tenuta di Capezzana di proprietà della famiglia dei Conti Contini Bonaccosi. La Tenuta di Capezzana è protagonista di una storia unica nel suo genere: nell’Archivio di Firenze è stata trovata una pergamena dell’804 che attesta la produzione in questa tenuta di vino ed olio già ai tempi di Carlo Magno, ovvero oltre 1200 anni fa. I ragazzi saranno ricevuti da Beatrice Contini Bonaccosi, che illustrerà loro la storia di famiglia e ne presenterà l’attività, seguita da una degustazione di olio e vino e dal pranzo nel piccolo ristorante aziendale. Beatrice è una delle figlie del Conte Ugo, impegnata in prima linea per il riconoscimento della Doc prima, e Docg dopo, al Carmignano.
Poi sarà la volta del Chianti Rufina Docg al Castello di Nipozzano dai Marchesi de’ Frescobaldi, insieme al marchese Lamberto, che presenterà l’azienda, la storia familiare e i vini della tenuta.
Il 29 giugno inizia invece la full-immersion nel Brunello del Montalcino: si parte da Castello Banfi, la cantina della famiglia italo-americana Mariani, che dagli anni ‘70 del 1900 ha rilanciato il Brunello di Montalcino nel mondo, in un itinerario che parte dal Castello per raggiungere il Museo del Vetro e la Cantina, per concludersi all‘Abbazia di Sant‘Antimo.

Ma la storia e il mito del Brunello nascono assai prima, intorno al 1870 grazie alla famiglia Biondi Santi, proprietaria della Fattoria del Greppo. A quel tempo fu Clemente, il pioniere di questo vino destinato a diventare una perla della vitivinicoltura mondiale, oggi il padre e custode del Brunello si chiama Franco Biondi Santi, e porta avanti una secolare tradizione di famiglia che lo colloca a pieno titolo nell’olimpo dell’enologia. Il Greppo ospiterà la Summer School il 30 giugno, con una visita alle vigne e alla cantina, dove è previsto un assaggio dalle botti del Brunello in maturazione.
Chiusura con un altro luogo-simbolo dell’Italia del vino nel mondo, a Bolgheri nella Tenuta San Guido, “culla” del Sassicaia, con il Marchese Nicolò Incisa della Rocchetta a fare da Cicerone.
Info: www.unisg.it

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