La prima volta con il vino? “Lo apprezzi attraverso l’esperienza altrui. La mia prima volta fu quando andai a trovare Jovanotti a Cortona. Mi portò al ristorante ed iniziò a dirmi “senti, senti questo vino ...”: l’amore con cui me lo comunicava ha fatto sì che cominciassi a cercare di capirlo”. Così Red Ronnie, protagonista di 30 anni di musica italiana, confessa a WineNews il suo amore per il vino. Intima e personale, la “confessione enoica” della star di Roxy Bar, esperto di comunicazione, è anche un consiglio su come trasmettere la passione per il vino ai più giovani: “puoi scrivere quanto vuoi: l’emozione la provi quando incontri qualcuno che te lo sa raccontare. Apprezzarlo, significa capire che lo devi rispettare, non abusarne, ma consumarlo per il piacere di berlo”.
La seconda volta “è stata con Andrea Muccioli, grande esperto di vini - racconta ancora Red Ronnie a WineNews - che mi portò nella barricaia di San Patrignano, e lì vidi l’amore con cui veniva fatto il vino”. Dal vino alla musica, e viceversa, “il blues mi fa pensare al vino. Perché la parola “wine” figura spesso in questo genere e perché i bluesman ne sono grandi amanti”.
I suoi vini del cuore? “Il Saracco, un moscato, e i vini Donnafugata, perché ho incontrato chi li produce, ho visto l’amore con cui lo fa e quello che prova per la musica (José Rallo, “madame Donnafugata” e cantante, ndr) e che trasmette anche al vino. In generale, sono come una donna, mi piace il vino dolce, come il Brachetto, e impazzisco se trovo qualcuno che mi offre Fragolino. Mi piace molto anche un Brut ad inizio pasto: è bello quando c’è da fare un brindisi”.
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